Appalti ed equivalenza dei contratti collettivi, collaborazione tra Anac e Università Cattolica
Data:
12 maggio 2025

Appalti ed equivalenza dei contratti collettivi, collaborazione tra Anac e Università Cattolica
Intesa tra l’Autorità Nazionale Anticorruzione e l’Università Cattolica del Sacro Cuore per l’avvio di uno scambio di informazioni, comprese quelle della Banca dati nazionale dei contratti pubblici (Bdncp), attraverso l’interoperabilità e la cooperazione applicativa dei sistemi informatici e dei flussi informativi.
Referenti istituzionali dell’accordo di collaborazione, chiamati a coordinare l’apposito gruppo tecnico operativo di cui si stabilisce l’istituzione, sono, per Anac, il Presidente Giuseppe Busia e, per l’Università Cattolica, il Professor Michele Faioli, docente di Diritto del lavoro e il Professor Claudio Lucifora, direttore del Centro di ricerca sul lavoro “Carlo Dell’Aringa” (Crilda), al cui interno è istituito un laboratorio sull’equivalenza dei Contratti collettivi nazionali di lavoro (Ccnl), che si propone di elaborare un metodo scientifico interdisciplinare per analizzare l’equivalenza degli stessi Ccnl, anche alla luce delle nuove disposizioni in materia di contratti pubblici.
In particolare, il Centro di ricerca Crilda sta predisponendo un sistema digitale ad accesso riservato, dove saranno presenti informazioni raccolte in esito a studi pregressi giuslavoristici e sulla base dell’esperienza di indagine socioeconomica, anche in materia di rappresentatività, contrattazione pirata e bilateralità.
Le forme di collaborazione stabilite con l’accordo, formalizzato dal 2 maggio 2025, prevedono quindi lo scambio, l’accesso e la rielaborazione delle informazioni necessarie per rispondere a specifici compiti assegnati alle due parti dalla normativa vigente, e quindi a quelli attinenti alla vigilanza, al controllo e all’attività di regolazione dei contratti pubblici, per quanto riguarda l’Autorità, e alla ricerca, alla formazione e al progresso scientifico, per quanto riguarda invece l’Università. Nell’ambito della convenzione le parti regolano dunque lo scambio di informazioni al fine di assicurare la condivisione, l’integrazione e la circolarità del patrimonio informativo e dei dati disponibili, con attenzione al rispetto dei necessari vincoli di riservatezza.
Il documento
Ultimo aggiornamento 12/05/2025, 10:17
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Accordo sullo scambio e la rielaborazione di informazioni, anche grazie alla Banca dati nazionale dei contratti pubblici