Appalti. Giampaolino: il garantismo rischi di soffocare l'efficienza
Data:
25 luglio 2007

Introduzione
Comunicato Stampa
Per il Presidente Giampaolino in questa materia “si è in presenza di una iper-regolamentazione, sia pure mossa dall’intento di disciplinare in modo esauriente la fattispecie per limitare le incertezze interpretative e garantire al meglio possibile le parti in causa. Questo complesso normativo, poi, viene integrato e talvolta duplicato da una eccessiva legislazione regionale e da un intervento regolamentare ancora più massiccio ed invasivo”.
Giampaolino ha espresso la preoccupazione “di una eccessiva burocratizzazione della materia, che è un mercato dinamico al quale occorrerebbe soltanto fornire linee di scorrimento di agile percorribilità e non una disciplina frammentata ed a volte perfino contraddittoria.
Attualmente – prosegue Giampaolino - sono oltre 700 le norme statali ai cui rischi di ingessamento questa Autorità, proprio in quanto organismo di gestione di regole per il mercato, si è dimostrata sensibile”.
Infatti, questo della tecnica normativa, è un aspetto che l’Autorità segnala proprio per evitare che la regolazione, da essa – e da altri organismi nazionali – condotta, non si trovi ad operare in un contesto di disciplina ove il garantismo soffoca l’efficienza, finendo per trasferire integralmente a situazioni di mercato criteri elaborati per campi di dominio amministrativo.
Il Presidente dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, Luigi Giampaolino, partecipando questa mattina al Convegno su “Appalti: le nuove regole di sviluppo, trasparenza, tutela del lavoro”, organizzato dal Ministero delle Infrastrutture, ha affrontato due aspetti rilevanti che si pongono nell’elaborazione normativa del Codice dei contratti.
Ultimo aggiornamento 21/10/2021, 13:55