Appalto rifiuti, Anac al fianco degli Enti locali, Consiglio di Stato dà ragione al comune di Monza
Data:
13 gennaio 2022

Servizio di igiene urbana del Comune di Monza: la sentenza del Consiglio di Stato
Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso presentato da un’azienda torinese contro il provvedimento assunto dal Comune di Monza che escludeva la società dalla gara per l’affidamento del servizio di igiene urbana. In una sentenza del 4 gennaio 2022, la quarta sezione ha accolto la difesa del Comune che per questa procedura di gara ha sempre agito in costante raccordo con gli uffici di Anac in virtù del Protocollo di vigilanza collaborativa sottoscritto il 21 febbraio 2018.
Dei cinque concorrenti ammessi alla gara, soltanto l’azienda torinese e la società Impresa Sangalli, gestore uscente del servizio, avevano superato la soglia di sbarramento. La prima, tuttavia, non aveva comunicato né un procedimento penale pendente né il rinvio a giudizio dei vertici della società violando così la disciplina più rigorosa di quella ordinaria conseguente alla sottoposizione della procedura al protocollo di vigilanza collaborativa da parte di ANAC, espressamente accettata dalla società piemontese, come da tutti gli altri concorrenti, al momento della formulazione di domanda di partecipazione. L’azienda torinese, dunque, ha rilevato il Consiglio di Stato, non può che essere esclusa.
Risulta, dunque, legittimo l’affidamento del Comune, che nel mese di giugno ha stipulato il nuovo contratto con l’Impresa Sangalli di durata quinquennale.
Il Protocollo di vigilanza collaborativa
Consulta il Protocollo di azione di vigilanza collaboratica stipulato da Anac con il Comune di Monza il 21 febbraio 2018
Ultimo aggiornamento 13/01/2022, 16:46
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Respinto il ricorso presentato da un’azienda contro il provvedimento assunto dall’amministrazione comunale che escludeva la società dalla gara per l’affidamento del servizio di igiene urbana