"E' un vero salto di qualità, nessuna proroga"
Date:
20 ottobre 2023

"E' un vero salto di qualità, nessuna proroga" - Il Sole 24 Ore - 20 ottobre 2023
Intervista al presidente Giuseppe Busia
"E' un vero salto di qualità, nessuna proroga"
di Flavia Landolfi
Una «piccola ma essenziale rivoluzione». Per Giuseppe Busia, numero uno di Anac, la digitalizzazione degli appalti è cosa tanto imprescindibile quanto benefica per il sistema dei contratti e degli affidamenti.
Presidente, cosa succederà il primo gennaio?
Saremo di fronte a un Big bang per un settore strategico del Paese, passiamo dalla carta al digitale, una piccola ma essenziale rivoluzione.
Anac è pronta?
Sì, certamente, abbiamo predisposto le piattaforme e percorso tutti i passaggi tecnici anche coordinandoci con Agid e tutte le altre istituzioni per consentire alle stazioni appaltanti di interconnettersi. Ora ci aspetta l'ultimo miglio, e ci auguriamo che i comuni e gli altri soggetti non manchino la data del 31 dicembre, che sarà un vero e proprio switchoff.
Quindi dal primo gennaio potranno fare gare solo le stazioni con piattaforma certificata?
Precisamente. Questo è un passaggio che è parte essenziale del Pnrr, la digitalizzazione dei contratti è una delle richieste chiave da parte della Ue, anche perché è essenziale per i contratti del Pnrr: li renderà più rapidi, più trasparenti e controllabili.
Ma i numeri, specie per le piattaforme, ci dicono che il percorso sta andando a rilento. Ci saranno proroghe?
C'è ancora tempo prima della fine dell'anno e comunque il sistema prevede che, se una stazione appaltante non è sufficientemente digitalizzata, può utilizzare le piattaforme disponibili presso altre stazioni appaltanti qualificate e con piattaforma certificata. Quel che noi abbiamo chiesto da subito è proprio questa possibilità di appoggiarsi ad altre
piattaforme, come quella gestita da Consip. E poi c'è il mercato, che non escludo che si muova per aiutare gli enti in questo processo.
Lei crede ci sarà una proroga se al 31 dicembre le amministrazioni non saranno pronte?
No, non credo. E comunque bisogna evitarla, ci sono state richieste in questo senso, e Anac in modo fermo unitamente al Dipartimento per il Digitale e tutto il governo, hanno escluso questa eventualità. D'altra parte quella è una data sulla quale ci siamo impegnati con l'Europa e io credo che dobbiamo rispettarla. Anche perché serve a noi per primi: se facciamo questo salto diventiamo più efficienti su tutte le gare future. È un guadagno vero, non è un fastidioso adempimento. Forse non tutti ne colgono i benefici.
Può fare un esempio?
Collegandosi alla nostra banca dati le stazioni appaltanti troveranno tutte le informazioni necessarie per verificare i requisiti degli operatori economici. Non dovranno più comunicarci i dati come in passato evitando pure rischi di sanzioni per comunicazioni tardive. Analogamente per i privati diamo finalmente applicazione al principio dell'once only. Se un dato è già in possesso dell'amministrazione non serve ripresentarlo. Rispondendo alla domanda, i benefici sono semplificazione e rapidità, sia per il pubblico che per il privato.
Per il Codice è già aria di correttivi. Cosa avete chiesto di modificare?
Oltre a elementi minori che abbiamo già segnalato come quello dell'equo compenso, sarebbe bene introdurre maggiore trasparenza e concorrenza.
E cioé?
Se non c'è urgenza perché rinunciare a chiedere più preventivi per appalti fino a 5 milioni di importo? E poi la trasparenza: reintroduciamo le verifiche preventive sugli affidamenti in-house.
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Last update 20/10/2023, 13:00
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Il Sole 24 Ore - 20 ottobre 2023