Canile di Mola di Bari: proroghe illegittime, affidamenti diretti ingiustificati, criticità
Date:
05 settembre 2025

Canile di Mola di Bari: proroghe illegittime, affidamenti diretti ingiustificati, criticità
Sottoposti a vigilanza dell’Autorità i servizi di assistenza, custodia, alimentazione e registrazione dei cani randagi presenti sul territorio comunale, nonché il servizio di guardiania
Proroghe illegittime, affidamenti diretti non giustificati, gravi criticità strutturali, igienico-sanitarie e impiantistiche riguardanti il canile municipale oggetto dell’affidamento del servizio. E’ quanto ha accertato Anac con la delibera n. 293, approvata dal Consiglio dell’Autorità del 23 luglio 2025, riferita al canile municipale di Mola di Bari, in Puglia. Sottoposti a vigilanza dell’Autorità i servizi di assistenza, custodia, alimentazione e registrazione dei cani randagi presenti sul territorio comunale, nonché il servizio di guardiania presso la struttura comunale adibita a canile, sita in località Brenca.
Anac ha evidenziato “che nel periodo compreso tra il 2008 e il 2025, il comune di Mola di Bari ha reiteratamente fatto ricorso ad affidamenti diretti in favore della medesima Cooperativa, in assenza dei presupposti normativi previsti dalla disciplina di settore e in difetto di un’adeguata motivazione”.
“L’analisi dei provvedimenti adottati evidenzia come, fin dall’affidamento originario del 2007, fossero già presenti gravi criticità strutturali, igienico-sanitarie e impiantistiche relative al canile municipale, le quali hanno inciso significativamente sulle scelte dell’Amministrazione comunale, determinando uno stallo decisionale e il ricorso sistematico a soluzioni temporanee, concretizzatesi in reiterati affidamenti diretti e proroghe a favore dello stesso operatore economico, risultanti non conformi ai principi di concorrenza, efficacia, economicità, tempestività e buon andamento dell’azione amministrativa”.
“I reiterati affidamenti diretti alla medesima Cooperativa – prosegue Anac – in assenza di procedure selettive hanno determinato l’elusione di qualsiasi confronto concorrenziale per un arco temporale di circa 17 anni, in violazione dei principi di evidenza pubblica, nonché dei principi di libera concorrenza, parità di trattamento, trasparenza e proporzionalità”.
“La documentazione acquisita nel corso dell’istruttoria – specifica l’Autorità – non ha consentito di accertare i criteri seguiti dall’Amministrazione comunale per la determinazione del valore dell’affidamento, rilevandosi che il corrispettivo riconosciuto per il servizio, pari a euro 1,50 al giorno per ciascun cane ospitato, non risulta assistito da una motivazione analitica e documentata, né appare congruo, proporzionato e idoneo a garantire la corretta esecuzione di tutte le prestazioni oggetto degli affidamenti, sia sotto il profilo quantitativo che qualitativo, nonché non consono alle esigenze di tutela del benessere animale”.
Anac evidenzia come esista “un generale divieto di proroga dei contratti pubblici, trovando affermazione il principio inderogabile, fissato dal legislatore per ragioni di interesse pubblico, in forza del quale, salve espresse previsioni dettate dalla legge in conformità della normativa eurounitaria, l’amministrazione, una volta scaduto il contratto, deve, qualora abbia ancora la necessità di avvalersi dello stesso tipo di prestazioni, effettuare una nuova gara pubblica. La proroga si traduce in una fattispecie di affidamento senza gara, in violazione dei principi comunitari di libera concorrenza e parità di trattamento”.
Inoltre, Anac ricorda come “la fase dell’affidamento degli appalti di servizi va preceduta dalla fase di progettazione, articolata in un unico livello e predisposta dalle stazioni appaltanti, che definisce le caratteristiche del servizio richiesto e contiene tutte le valutazioni tecniche ed economiche, ivi compresi i criteri utilizzati per la determinazione del valore a base d’asta”.
Consulta la delibera
Last update 05/09/2025, 9:16
Condividi
Sottoposti a vigilanza dell’Autorità i servizi di assistenza, custodia, alimentazione e registrazione dei cani randagi presenti sul territorio comunale, nonché il servizio di guardiania