Azienda sanitaria di Cosenza, anomalie e criticità. Mancanza di controlli, ritardi e inadeguatezze
Date:
09 settembre 2025

Azienda sanitaria di Cosenza, anomalie e criticità. Mancanza di controlli, ritardi e inadeguatezze
Indagine conoscitiva di Anac sulla consegna di biancheria e lenzuola per le varie strutture sanitarie
Un’indagine conoscitiva di Anac sull’Azienda sanitaria di Cosenza ha evidenziato numerose criticità, anomalie, mancanza di controlli, ritardi e inadeguatezza nella consegna di biancheria e lenzuola per le varie strutture sanitarie. In particolare, per l’anno 2024, evidenziate carenze nel del servizio di lavanolo per le Aziende Sanitarie ed Ospedaliere della Regione Calabria di importo complessivo di oltre sette milioni e mezzo di euro(euro 7.671.390).
Con delibera n. 322, approvata dal Consiglio di Anac del 30 luglio 2025, l’Autorità ha evidenziato come la gestione da parte dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza del servizio di lavanolo affidato alla società Hospital Service S.r.l., presenti “diversi profili di anomalia e criticità”.
“La ASP di Cosenza - scrive Anac nella delibera - non risulta aver proceduto alla formale emissione e sottoscrizione dell’Ordinativo di fornitura - prescritto dalla Convenzione stipulata tra la Stazione Unica Appaltante della Regione Calabria e la società appaltatrice, nonché dal Capitolato Tecnico - atto necessario per la determinazione dei quantitativi stimati, delle tempistiche di avvio e delle ulteriori specifiche operative richieste per la concreta attivazione del servizio, rendendo incerta l’attivazione dei diritti e obblighi reciproci tra le parti”.
“I controlli effettuati dalla ASP in corso di esecuzione non risultano adeguatamente strutturati, documentati e svolti in maniera sistematica ai fini dell’accertamento della regolare esecuzione delle prestazioni rispetto alle condizioni e ai termini previsti dalla Convenzione, dal Capitolato Tecnico e dall’Offerta tecnica della società appaltatrice”.
“I Direttori dell’esecuzione non risultano aver documentato in modo completo e conforme lo svolgimento delle funzioni e dei compiti loro attribuiti, e il Responsabile Unico del Procedimento non risulta aver garantito un’adeguata attività di coordinamento, supervisione e controllo sull’esecuzione del contratto”.
Ora, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza ha tempo 45 giorni dalla notifica della delibera per comunicare ad Anac cosa intende fare.
“I controlli in corso di esecuzione effettuati dalla stazione appaltante - spiega l’Autorità - sono finalizzati all’accertamento del rispetto, da parte dell’appaltatore, delle condizioni e dei termini stabiliti dal contratto di appalto, in particolare se le prestazioni svolte siano eseguite a regola d’arte sotto il profilo tecnico e funzionale, in conformità e nel rispetto delle condizioni, modalità, termini e prescrizioni previste dal contratto stesso e dall’offerta tecnica”.
“In base all’istruttoria effettuata è emerso che la ASP non si è dotata di un atto organizzativo o regolamentare che abbia definito formalmente la struttura del sistema dei controlli e le rispettive responsabilità tra i vari soggetti coinvolti, né vi sono disposizioni che disciplinino in modo organico i flussi comunicativi e operativi tra gli addetti al controllo di primo livello, i Direttori dell’esecuzione ed il Rup”.
“A ciò si aggiunge un’inadeguata gestione complessiva dei controlli in corso di esecuzione, in quanto il Direttore dell’esecuzione ed il Responsabile del procedimento sembrano essersi limitati a ricevere e inoltrare le segnalazioni di disservizio alla società appaltatrice, senza adottare iniziative concrete ed efficaci per la verifica e la risoluzione delle problematiche”.
“Si ritiene, quindi, - conclude Anac - che la stazione appaltante non abbia adottato un sistema di controllo in grado di assicurare un presidio costante ed effettivo dell’esecuzione contrattuale, né sotto il profilo del monitoraggio tecnico-qualitativo né sotto quello della vigilanza amministrativo-contabile”.
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Last update 09/09/2025, 15:23
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Indagine conoscitiva di Anac sulla consegna di biancheria e lenzuola per le varie strutture sanitarie