Medici gettonisti, istruttoria di Anac nei riguardi dell’ASST di Mantova
Date:
11 settembre 2025

Medici gettonisti, istruttoria di Anac nei riguardi dell’ASST di Mantova
Esternalizzazione dei servizi professionali sanitari, l’ASST di Mantova non potrà più fare ricorso a tali modalità di reclutamento
Con delibera n. 288, approvata dal Consiglio dell’Autorità del 23 luglio 2025, nel quadro di una più ampia attività d’indagine relativa al fenomeno, Anac è tornata sul tema della esternalizzazione dei servizi professionali sanitari. Una specifica attività ispettiva presso l’ASST di Mantova è stata condotta congiuntamente ai Comandi dell’Arma dei Carabinieri per la Tutela della Salute e per la Tutela del Lavoro.
L’esame dell’ampia documentazione prodotta dell’ente sanitario ha evidenziato, ancora una volta, che le peculiarità dell’ambito sanitario finiscono per far sì che l’appalto di servizi finalizzato a sopperire alle carenze di personale medico sia, in concreto, eseguito secondo modalità quasi del tutto sovrapponibili a quelle di un contratto di somministrazione di personale.
Il fenomeno dell’impiego nelle ASL dei medici gettonisti mediante appalto si era ormai diffuso negli ultimi anni e lo stesso Governo, avendone preso atto, con l’art. 10 del d.l. n. 34/2023 ha inteso ammettere temporaneamente che “...le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale, per fronteggiare lo stato di grave carenza di organico del personale sanitario, possono affidare a terzi i servizi medici ed infermieristici”, limitando al contempo questa possibilità - da ritenersi del tutto eccezionale - “…ad un'unica occasione e senza possibilità di proroga, a seguito della verificata impossibilità di utilizzare personale già in servizio… ”.
Sicché, è lo stesso Legislatore ad aver fornito una copertura normativa - solo temporanea - ad una prassi che, per gli aspetti già evidenziati, non sarebbe stata del tutto in linea con le regole generali sul reclutamento del personale pubblico (art. 6-bis del D.Lgs. n. 165/01), né con quelle che riguardano in generale l’acquisto di servizi sul mercato da parte delle pubbliche amministrazioni.
Resta fermo, dunque, quanto ormai chiarito definitivamente dalla legge e dal Decreto Ministeriale 17 giugno 2024 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale ed entrato in vigore il 25 ottobre 2024, recante “Adozione delle linee guida recanti le specifiche tecniche, i prezzi di riferimento e gli standard di qualità dei servizi medici ed infermieristici da affidare a terzi in caso di necessità e urgenza da parte delle aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale, per fronteggiare lo stato di grave carenza di organico del personale sanitario”, ossia che l’appalto di servizi in ambito sanitario non può utilizzarsi in via ordinaria per la copertura delle carenze in organico, costituendo piuttosto una extrema ratio a cui fare ricorso un’unica volta e per un periodo brevissimo.
Pertanto, nella Delibera si conclude che anche l’ASST di Mantova non potrà più fare ricorso alla descritta modalità di reclutamento, avendola già ampiamente utilizzata; del resto, come evidenziato dall’Azienda, tali forme di esternalizzazioni sono definitivamente cessate al 31 dicembre 2024.
Con riferimento ai contratti sottoscritti nel periodo compreso tra il 2019 e il 2023, l’Autorità ha, poi, rilevato alcune criticità ricorrenti, quali la generale inadeguatezza dei dati pubblicati sul sito istituzionale dell’ente, anche ai fini dell’assolvimento degli obblighi di trasparenza. Inoltre, è stato riscontrato che la quasi totalità degli affidamenti è avvenuta mediante appalti di importo inferiore alla soglia comunitaria, con procedure negoziate o più spesso affidamenti diretti, senza richiedere alcun requisito di ordine speciale e in violazione del divieto di artificioso frazionamento.
Proprio in ragione della conclamata difficoltà di provvedere ad assunzione stabile di personale - stante il sistematico infruttuoso esperimento delle procedure concorsuali, di mobilità o del ricorso a convenzioni - la stazione appaltante avrebbe, invece, dovuto provvedere mediante indizione di gare aperte con importo superiore alla soglia europea, come avvenuto solo in alcune circostanze.
Infine, sempre in termini generali, l’Autorità ha chiesto di riservare maggiore attenzione ai controlli espletati nel corso nella fase esecutiva, oltre che a quelli sui requisiti dell’aggiudicatario, non sempre effettuati prima della stipula del contratto o dell’avvio dell’esecuzione anticipata.
Consulta la delibera
Last update 11/09/2025, 13:18
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