Ausili per l’incontinenza, un miliardo di euro di spesa
Data:
24 maggio 2023

Ausili per l’incontinenza, un miliardo di euro di spesa
Le Regioni spendono poco meno di un miliardo di euro per gli ausili per l’incontinenza: oltre il 90% le forniture di pannoloni e traverse sono destinati in maniera preponderante all’assistenza domiciliare, circa l’8% agli ospedali.
È quanto emerge dall’indagine dell’Autorità nazionale Anticorruzione frutto di una rilevazione sugli affidamenti pubblici relativi ad alcune tipologie di ausili per incontinenza presso le Regioni. L’indagine, si legge nel documento, è stata caratterizzata da un tasso di risposta contenuto: solo 13 soggetti sui 21 contattati (61,9%) hanno comunicato i dati richiesti.
Dall’analisi dei dati forniti si evince che il valore complessivo delle forniture si attesta appena al di sotto del miliardo di euro ma potrebbe verosimilmente risultare sottostimato per effetto delle mancate risposte. Gli importi variano molto tra regione e regione e presentano una discreta eterogeneità in termini sia di durata – generalmente compresa tra 36 e 60 mesi con l’eccezione di un contratto del Friuli di durata annuale – sia di data di aggiudicazione: si va da procedure molto recenti come quella della Lombardia (2022) a situazioni particolarmente datate come nel caso del Veneto (2014), regione per la quale, al momento della rilevazione, era in corso un’indagine.
Dall’indagine emerge che i destinatari domiciliari hanno un peso assolutamente preponderante rispetto a quelli ospedalieri: oltre il 90% del valore complessivo rilevato è riferito a destinatari domiciliari. In particolare emerge la predominanza in termini economici dei contratti di tipo service tra i quali hanno una grande rilevanza il contratto stipulato dalla Lombardia (358,7 milioni) e quello della Toscana (180 milioni). Il peso della fornitura ospedaliera è molto marginale, il 7,7% (corrispondente a 74,4 milioni). Più contenuti i valori di aggiudicazione di Emilia Romagna e Campania che valgono oltre 65 milioni ciascuno. Gli affidamenti di queste ultime, come anche quelli della Toscana, presentano la stessa durata (48 mesi) a differenza di quelli della Lombardia che presentano una durata di 36 mesi. Un elemento che li differenzia è la tipologia di contratto selezionata per l’assistenza domiciliare: contratto di fornitura per l’Emilia Romagna, service per la Campania.
I prezzi
In generale il prezzo unitario medio (senza distinzione tra forniture ospedaliere e domiciliari) risulta di circa 12,4 centesimi. Confrontando i valori delle tre regioni che hanno effettuato acquisti sia per l’ambito ospedaliero sia per quello domiciliare, il prezzo del domiciliare appare sempre più contenuto del rispettivo ospedaliero – ciò può essere influenzato sia dalla differente quantità, sia dalla diversa composizione degli acquisti (che nel caso dell’ospedaliero tendono verosimilmente a comprendere una maggior quota di ausili per livelli “gravi” o superiori di incontinenza).
Dalla rilevazione emerge che maggiore è la quantità degli ausili acquistati, maggiore è il risparmio per la stazione appaltante. In conclusione l’Anac suggerisce di accorpare quanto più possibile gli acquisti (in particolare per i pannoloni più che per le traverse) per sfruttare al meglio il legame inverso rilevato tra prezzo e quantità.
Leggi l'indagine
Ultimo aggiornamento 31/05/2023, 14:36
Condividi
Indagine Anac: più si accorpano gli acquisti, più si risparmia