“Medici a gettone”, anomalie e criticità nella gestione
Data:
03 maggio 2023

“Medici a gettone”, anomalie e criticità nella gestione
Anomalie e criticità nella gestione dei “medici a gettone” da parte dell’Azienda Sanitaria provinciale di Reggio Calabria. Verbali non motivati per giustificare la somma urgenza. Dichiarazioni dell’Azienda sanitaria calabra non conformi a quanto dichiarato e documentato dalla società affidataria. Mancanza di controlli sulla regolare esecuzione del servizio. Sono queste le tante irregolarità nell’affidamento dei turni medici di Anestesia, Rianimazione, Pronto Soccorso ed Emergenza degli ospedali calabresi di Polistena e Locri, riscontrate dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (delibera N.137 del 4 aprile 2023). L’istruttoria condotta da Anac ha evidenziato tutte le storture dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria nella gestione dei “medici a gettone”.
I motivi della vigilanza Anac
La vigilanza Anac fa seguito alla decisione dell’Autorità, nel novembre 2022, di intervenire presso il Ministero della Sanità per sollecitare un intervento o un Tavolo Tecnico comune in merito alla gestione del “medici a gettone” esplosa in tutta Italia con elevato costo dei servizi, inadeguatezza del servizio offerto, scarsa affidabilità e sicurezza, e un far west di contratti, di durata breve e elusione di qualsiasi norma di programmazione e rispetto dei principi di concorrenza.
L’Autorità Nazionale Anticorruzione ha avviato, pertanto, una serie di verifiche sulla gestione dei “medici a gettone”, partendo proprio dal caso di Reggio Calabria.
Ne è emerso un quadro abbastanza confuso e caotico della gestione di tali medici a chiamata.
Con un Verbale di somma urgenza datato 5 agosto 2022, caratterizzato secondo Anac “da profili di anomalia e criticità”, l’Azienda sanitaria di Reggio Calabria assegnava alla società GAP Stp arl di Pisa la copertura di 196 turni complessivi di dodici ore ciascuno di medico anestesista, e di 170 turni da dodici ore ciascuno di medico di medicina d’urgenza da destinare agli ospedali di Polistena e di Locri. Il verbale indicava 30 giorni come limite temporale, e un importo di spesa di 628.200 euro. La tariffa oraria del medico anestesista era pari a 150 euro per dodici ore di servizio, più altri 800 per dodici ore di reperibilità; quella del medico d’urgenza era di 135 euro l’ora per dodici ore di servizio, più 800 euro per dodici ore di reperibilità.
La contestazione di Anac
Anac ha contestato che la somma urgenza deliberata dall’Azienda sanitaria di Reggio Calabria non era motivata, né giustificata in base ai presupposti richiesti per legge. L’Azienda si è giustificata dicendo che una gara precedente era andata deserta, ma a giustificazione di ciò non ha portato alcun documento. Né vi è traccia di verbali o di atti.
Le dichiarazioni della Asp di Reggio Calabria circa la durata e l’entità del servizio in concreto svolto non risultano conformi a quanto dichiarato e documentato nel corso dell’istruttoria dalla società affidataria. All’inizio si trattava di trenta giorni, come indicato dal Codice degli Appalti per gli affidamenti “di somma urgenza”. In realtà la ditta incaricata di fornire i “medici a gettone” ha dichiarato presenze negli ospedali calabresi fino al mese di ottobre 2022. Di questo nessuna documentazione è stata fornita dall’Azienda sanitaria calabra.
Dall’indagine Anac, è emerso poi che non vi sono evidenze documentali in merito ad un’adeguata attività di controllo, da parte della Asp di Reggio Calabria, sulla conformità e sulla regolare esecuzione del servizio; né vi è alcuna documentazione che possa attestare i controlli effettuati sul corretto svolgimento da parte della ditta esterna delle prestazioni affidate.
L’unico elemento indicato da parte della Asp è la dicitura «a seguito di regolare accertamento dell’esecuzione delle prestazioni affidate ed eseguite come da protocollo si autorizza alla liquidazione» contenuta nei moduli di attestazione delle presenze e nella rendicontazione fornita dalla GAP. Di certo non sufficiente a sostituire la documentazione e ad attestare un’adeguata attività di controllo da parte della Azienda Sanitaria.
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Ultimo aggiornamento 03/05/2023, 7:11
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Il Caso dell’Azienda sanitaria di Reggio Calabria