Anche Libera e Italia Civile tra gli Enti del Terzo Settore a fianco dei whistleblower
Data:
20 settembre 2023
Anche Libera e Italia Civile tra gli Enti del Terzo Settore a fianco dei whistleblower
Ci saranno anche gli Enti del Terzo Settore, debitamente convenzionati con Anac, ad avere un ruolo attivo nel rafforzamento dell’istituto del whistleblowing in Italia, in attuazione del decreto legislativo 24/2023 per la protezione di quanti segnalano sul luogo di lavoro violazioni della legge.
A sostegno dei whistleblower, infatti, opereranno anche associazioni e cooperative che hanno stipulato convenzioni con l’Autorità, potendo offrire loro informazioni, assistenza e consulenze a titolo gratuito.
E’ questo un ulteriore strumento, offerto ai whistleblower, per conoscere meglio le modalità di segnalazione e la protezione dalle ritorsioni garantita dalle disposizioni normative nazionali e da quelle dell’Unione europea. Tale collaborazione servirà anche ad ottenere maggiore approfondimento sui diritti della persona coinvolta, nonché sulle modalità e condizioni di accesso al patrocinio a spese dello Stato. A tal fine è stato istituito presso l’Anac l’elenco degli Enti del Terzo Settore che forniscono alle persone segnalanti misure di sostegno.
Gli enti non profit convenzionati
Tra gli Enti che finora si sono convenzionati con l’Autorità, MigliorAttivaMente, Generazione 231, Cooperativa sociale Kiosei, Amici di Mimmo, Libera, Italia civile.
Gli Enti interessati all’inserimento nell’elenco hanno partecipato alla manifestazione di interesse lanciata da Anac a giugno scorso.
Le domande pervenute dopo la scadenza del termine – ossia venti giorni dopo la pubblicazione della manifestazione di interesse – saranno inserite nell’elenco al successivo aggiornamento (previsto con cadenza semestrale) della lista pubblicata sul sito istituzionale dell’Autorità il 19 settembre 2023.
Ultimo aggiornamento 20/09/2023, 15:25
Condividi
Finora sono sei associazioni non profit convenzionate con l'Autorità Nazionale Anticorruzione