Attivita consultiva ANAC
L’attività consultiva dell’Autorità in materia di contratti pubblici, prevenzione della corruzione e trasparenza.
A cosa serve
L’Autorità svolge attività consultiva in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza con particolare riferimento alle problematiche interpretative e applicative della legge 6 novembre 2012, n. 190 e dei suoi decreti attuativi- decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 e decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39.
L’Attività consultiva è esercitata anche in materia di contratti pubblici, in particolare con riguardo alle problematiche interpretative e attuative del decreto legislativo 18 aprile 2016, n 50- Codice dei contratti pubblici- fatta eccezione per i pareri di precontenzioso di cui all’art. 211, co. 1, per i quali si rinvia a diversa sezione del sito.
A chi è dedicato
Amministrazioni Pubbliche
In materia di contratti pubblici:
Le stazioni appaltanti, come definite all’art. 3, co. 1, lett. o), del d.lgs. 50/2016 nonché i soggetti portatori di interessi collettivi costituiti in associazioni o comitati.
In materia di prevenzione della corruzione e trasparenza:
Tutti i soggetti indicati all’art. 3, comma 1, lett. da a) a e) del Regolamento.
I soggetti che possono formulare pareri all’Autorità sono diversi in relazione alle materie su cui l’Autorità svolge l’attività consultiva.
In materia di trasparenza e di prevenzione della corruzione: le amministrazioni pubbliche e gli enti di diritto privato assimilati.
In materia di contratti pubblici, le stazioni appaltanti, come definite all’art. 3, co. 1, lett. o), del Codice nonché i soggetti portatori di interessi collettivi costituiti in associazioni o comitati.
In materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi le amministrazioni pubbliche e gli enti interessati, nonché i Ministeri che emettono direttive e circolari concernenti l’interpretazione delle disposizioni del d.lgs. n. 39/2013.
In materia di conferimento degli incarichi di cui all’art. 53, co. 16-ter del d.lgs. n. 165/2001, anche i soggetti privati destinatari dell’attività delle amministrazioni pubbliche di cui all’art. 1, comma 2, del d.lgs. n. 165/2001 che intendano conferire un incarico.
Per conoscere in dettaglio chi può rivolgere all’Autorità richiesta di parere, consulta l’art. 3 del Regolamento per l’esercizio della funzione consultiva svolta dall’Autorità nazionale anticorruzione ai sensi della Legge 6 novembre 2012, n. 190 e dei relativi decreti attuativi e ai sensi del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, al di fuori dei casi di cui all’art. 211 del decreto stesso, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - Serie Generale n. 295 del 20 dicembre 2018.
Il Regolamento è stato modificato dalla Delibera numero 654 del 22 settembre 2021 Pubblicazione nel sito istituzionale anche dei provvedimenti conclusivi dei procedimenti in forma semplificata sottoposti al Consiglio, da rimettere alla firma del Presidente. Conoscibilità degli atti a firma del Presidente adottati in sede di vigilanza collaborativa.
Istruzioni per l’uso
La richiesta di parere, sottoscritta dal legale rappresentante o dal RPCT dell’amministrazione/ente pubblico/ente di diritto privato, è trasmessa all’Autorità unitamente alla documentazione ritenuta utile per inquadrare compiutamente la questione giuridica oggetto del quesito.
Per formulare la richiesta è possibile utilizzare il modulo informatico predisposto dall’Autorità.
Il modulo è trasmesso, unitamente agli allegati, attraverso un’unica comunicazione indirizzata alla casella: protocollo@pec.anticorruzione.it
Il modulo è inviato in originale e sottoscritto da parte del richiedente.
Tutti gli allegati sono presentati in formato digitale.