Azienda sanitaria di Torino, irregolarità e carenze di controlli
Data:
27 ottobre 2025
Azienda sanitaria di Torino, irregolarità e carenze di controlli
Conclusa l’attività ispettiva del Nucleo Speciale Anticorruzione della Guardia di Finanza
Irregolarità e carenze di controlli da parte dell'Azienda Sanitaria Locale Città di Torino, emerse dopo un’attività ispettiva del Nucleo Speciale Anticorruzione della Guardia di Finanza. Oggetto delle verifiche il servizio di ristorazione ospedaliera presso i Presidi Ospedalieri Martini e Oftalmico, affidato mediante adesione alla convenzione centralizzata di SCR Piemonte S.p.A., il servizio di ristorazione per degenti e dipendenti della ex ASL TO2, il servizio di lavanolo integrato (Lotto 1) ex ASL TO2, nonché i servizi di lavanolo presso i Presidi Ospedalieri San Giovanni Bosco, Amedeo di Savoia, Maria Vittoria, Martini ed Oftalmico, la gestione delle prestazioni sanitarie, assistenziali e alberghiere presso le strutture residenziali e sociosanitarie Spalato, Ballestrero, Gradisca (Lotto 1), Valletta (Lotto 3) e Botticelli (Lotto 2), nonché gli interventi di ristrutturazione e manutenzione straordinaria delle mense ospedaliere connessi agli appalti di ristorazione.
Con la delibera n. 400, approvata dal consiglio di Anac dell’8 ottobre 2025, l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha riscontrato la presenza di numerose irregolarità nell’esecuzione dei servizi di lavanolo, ristorazione e gestione delle Residenze Sanitarie Assistenziali da parte dell’Azienda sanitaria di Torino. Tali servizi sono stati svolti in parziale difformità rispetto alle prescrizioni contenute nei relativi contratti di appalto e Capitolati.
A fronte delle irregolarità riscontrate, sono emerse inoltre significative carenze nell’attività di controllo effettuata dalla ASL della Città di Torino nella fase esecutiva dei contratti. Questa è apparsa limitata e non idonea ad assicurare un adeguato accertamento della regolare esecuzione delle prestazioni rispetto alle condizioni ed ai termini previsti nei rispettivi contratti di appalto e nei relativi capitolati.
“Le carenze nei controlli in corso di esecuzione – scrive Anac - risultano ascrivibili, in particolare, ad una carente implementazione del sistema di verifica dei livelli qualitativi dei servizi, con pagamenti disposti sulla base di dati prevalentemente quantitativi, nonché ad una marcata frammentazione delle competenze ed a un insufficiente coordinamento tra i diversi soggetti preposti ai controlli”.
“Le carenze riscontrate nelle attività di verifica e controllo durante la fase esecutiva, sebbene parzialmente superate a seguito della ricezione della comunicazione delle risultanze ispettive, si sono manifestate su più livelli, risultando riconducibili, almeno in parte, sia al Responsabile unico del procedimento, sia ai Direttori dell’esecuzione del contratto, sia ai Direttori Operativi incaricati. Il Responsabile del procedimento ed i Direttori dell’esecuzione non risultano aver documentato l’adeguato assolvimento delle funzioni di coordinamento e di controllo”.
“Relativamente al servizio di lavanolo presso i Presidi Ospedalieri San Giovanni Bosco, Maria Vittoria e Amedeo di Savoia, - continua Anac - è stato inoltre rilevato il ricorso reiterato ad affidamenti diretti e proroghe contrattuali, in assenza dell’espletamento di una procedura di gara, per un periodo complessivo superiore a otto anni e per un importo complessivo pari a circa 10 milioni di euro, in contrasto con il divieto di proroga degli affidamenti sancito dall’art. 23 della legge n. 62/2005, nonché con i principi di concorrenza e trasparenza”.
E aggiunge l’Autorità: “Con riferimento ai lavori di ristrutturazione delle cucine e delle mense presso il Presidio Ospedaliero San Giovanni Bosco sono emerse significative criticità, quali: rilevanti ritardi nei tempi di ultimazione delle opere, a fronte dei quali non risulta che la stazione appaltante abbia tempestivamente attivato il procedimento per l’applicazione delle penali contrattualmente previste; la Direzione Lavori è stata affidata alla società mandante del medesimo RTI aggiudicatario, determinando un’evidente commistione di ruoli tra esecutore e controllore, suscettibile di compromettere l’efficacia del sistema dei controlli e la garanzia di imparzialità e trasparenza nella gestione dell’appalto, in contrasto con la normativa che sancisce la necessaria separazione tra funzioni di esecuzione e funzioni di direzione dei lavori”.
Infine, con riferimento ai lavori eseguiti presso i presidi Amedeo di Savoia e Martini, conclusi rispettivamente il 27 luglio 2022 e il 15 agosto 2021, Anac rileva la mancata tempestiva formalizzazione del certificato di regolare esecuzione, in violazione delle disposizioni di legge.
La Delibera dell'Autorità
Ultimo aggiornamento 27/10/2025, 9:29
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Conclusa l’attività ispettiva del Nucleo Speciale Anticorruzione della Guardia di Finanza
