Bologna, People Mover: precisazioni dell'Autorità per la vigilanza sugli appalti pubblici
Data:
19 novembre 2013

Introduzione
Con riferimento alle notizie di agenzia di stampa comparse in data odierna, con le quali si fornisce una lettura non appropriata della delibera dell’Avcp, ‘People Mover di Bologna’ ( Del. n. 18 dell’ 8 maggio 2013 ), corre l’obbligo di fornire le seguenti precisazioni.
La delibera, dopo essersi soffermata sulla lettura da dare alle operazioni di partenariato pubblico privato, e in special modo alle modalità di ingresso e di smobilizzo dei soci della Società di progetto-concessionaria, ha sensibilizzato i soggetti in causa, in primis il Concedente, a rivedere i patti parasociali post aggiudicazione, onde evitare che la concessione originariamente virtuosa, possa trasmodare in due appalti distinti, di costruzione dell’opera e di gestione del servizio. La delibera, come notoriamente tutti gli atti espressione del potere di vigilanza dell’Autorità, non riveste carattere provvedimentale, bensì rientra nella peculiare funzione di garanzia, tutoria di interessi di rango costituzionale in settori socialmente rilevanti, nonché di indirizzo e orientamento degli operatori del settore, funzione ad essa attribuita dal legislatore e corroborata a più riprese dal Giudice costituzionale. Come tale, il deliberato, non può produrre gli effetti ostativi alla prosecuzione dell’iter procedimentale erroneamente ad esso attribuiti nella dichiarazione di stampa.
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Ultimo aggiornamento 19/10/2021, 14:06