Comune di Oristano, serve la gara per gestire i musei. La Fondazione non è un organismo in-house
Data:
05 luglio 2022
La Fondazione Oristano, che gestisce i musei e la pinacoteca della provincia sarda, non può essere intesa come un organismo in-house del Comune. Al suo interno, infatti, vi sono soggetti privati quali fondatori e cofondatori. Pertanto, serve una gara pubblica, aperta a tutti, per l’affidamento della gestione dei servizi museali. Se il Comune di Oristano intende avvalersi della Fondazione come organismo in-house, deve al più presto predisporre la modifica dello Statuto e produrre la documentazione necessaria. E’ quanto ha stabilito l’Autorità Anticorruzione, concedendo al Comune una miniproroga fino al prossimo 30 settembre. Entro quella data dovranno essere adottati tutti gli atti richiesti.
Contrariamente a quanto sostenuto dal Comune di Oristano, infatti, Anac ha contestato il fatto che l’affidamento alla Fondazione riguardi un servizio di interesse generale privo di rilevanza economica, e quindi non sottoposto al Codice dei contratti e alla libera concorrenza. Infatti i soggetti fondatori e cofondatori della Fondazione Oristano sono di natura privata. E pertanto, non può configurarsi come un semplice “braccio operativo” del Comune. Anche il fatto che la Regione Sardegna eroghi un contributo all’Amministrazione per l’affidamento dei servizi museali, non configura di per sé l’esistenza di un organismo in-house. Il Comune deve indicare come esercita il controllo sulla Fondazione, prima durante e dopo lo svolgimento dell’attività.
Si chiude così un contenzioso che va avanti dal 2019. Se il Comune di Oristano provvederà a modificare lo Statuto, facendo propri tutti i rilievi di Anac, l’Autorità potrà considerare l’iscrizione della Fondazione all’elenco degli organismi in-house. In caso di rigetto, il Comune dovrà revocare l’affidamento del servizio alla Fondazione Oristano.
Nel frattempo, il Comune ha provveduto ad estendere la proroga per sei mesi, fino al 31 dicembre 2022 mettendo a bilancio 244.363 euro, per la gestione dell’Antiquarium arborense e il Progetto integrato Museo, Torri e Archivio Storico e Pinacoteca comunale.
Ultimo aggiornamento 05/07/2022, 12:24
Condividi
Con la delibera Anac si chiude un contenzioso che va avanti dal 2019