Firmato ad Ancona protocollo di collaborazione Anac, Viminale e Regione Marche
Data:
06 aprile 2023
Firmato ad Ancona protocollo di collaborazione Anac, Viminale e Regione Marche
Un Protocollo di collaborazione tra Ministero degli Interni, Regione Marche e Anac è stato firmato giovedì 6 aprile a Palazzo Li Madou ad Ancona per dare piena ed efficace attuazione alle misure volte all’efficientamento del mercato pubblico secondo le previsioni del nuovo Codice dei contratti pubblici e alla prevenzione della corruzione nella Pubblica Amministrazione. Alla firma il presidente della Regione Francesco Acquaroli, il sottosegretario per il Ministero degli Interni on. Emanuele Prisco e il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) Giuseppe Busia. Acquaroli e Busia hanno condiviso anche un secondo Protocollo di vigilanza collaborativa tra la Regione Marche e Anac in materia di anticorruzione e trasparenza in merito agli interventi a seguito dell’alluvione del 15 settembre 2022. E’ la prima volta che una Regione firma un accordo di questo tipo: si tratta di una sperimentazione che diventerà modello anche per altre Regioni.
Le dichiarazioni di Acquaroli
“Oggi con queste firme – ha esordito il presidente Acquaroli - esprimiamo la volontà di raggiungere due intenti: la legalità che va sempre garantita e l’efficienza nel mettere a terra il prima possibile risultati su progetti condivisi da tutti. Credo che l’approccio di collaborazione istituzionale intrapreso con questi protocolli sia utile sia per snellire e velocizzare le procedure che per lo scambio di informazioni e buone pratiche che possono essere d’aiuto nel perseguire gli obiettivi strategici che ci proponiamo su questioni molto importanti come la ricostruzione post sisma, la ricostruzione post alluvione del settembre scorso, la programmazione europea e le sfide del PNRR".
Le dichiarazioni del sottosegretario Prisco
“Ci sono due necessità che vanno contemperate – ha sottolineato Prisco -: quella di prestare sempre la massima attenzione ai controlli relativi alla legalità e soprattutto ai controlli antimafia sugli appalti e quella di facilitare e snellire le procedure per rendere più veloce sia la parte amministrativa che la realizzazione delle opere, penso in primis a quelle del PNRR. Essenziale per ottenere il risultato è la collaborazione di tutti i soggetti in campo e il Protocollo che firmiamo oggi va esattamente in questa direzione”.
Le dichiarazioni di Busia
“Con i protocolli firmati oggi – ha concluso il presidente Busia - avviamo una cooperazione tra autorità competenti e sperimentiamo un nuovo modo di aiutarsi, di scambiarsi buone pratiche, di costruire insieme buone prassi amministrative per operare bene e lasciare un segno nel tempo: l’idea è quella di offrire un modello che possa servire anche in altre regioni d’Italia. Mettiamo insieme la rapidità e l’efficienza perché le regole di prevenzione della corruzione garantiscono maggiore efficienza”.
Le dichiarazioni del consigliere del Balzo
Il Consigliere Consuelo del Balzo, referente istituzionale per il protocollo siglato ieri ad Ancona, sottolinea l’intendimento di voler trasformare immediatamente le parole in azione.
“Credo che il protocollo siglato ieri sia un alto esempio di cooperazione istituzionale nell’interesse superiore del Paese. Adesso spetta a noi, chiamati a dare concretezza ai comuni intendimenti espressi, dimostrare l’efficacia della sinergia. Voglio ringraziare a tal fine fin da ora il Prefetto di Ancona Darco Pellos, il Segretario Generale della Regione Marche Mario Becchetti, il Prof. Stefano Villamena dell’Università di Macerata, perché sono certa che grazie alla loro elevatissima competenza, capacità e dedizione riusciremo a fare un ottimo lavoro. Gli obiettivi sono sfidanti e rispondenti tutti alla stessa logica: garantire l’attuazione dei valori costituzionali del buon andamento e dell’imparzialità dell’agire pubblico, promuovendo e accompagnando la creazione di buone prassi che salvaguardino al contempo efficacia, efficienza, economicità e integrità. La formazione, la digitalizzazione e la collaborazione tra amministrazioni sono la chiave di volta per una buona spesa pubblica, protetta dai tentativi di infiltrazione e dall’illegalità. Perché le amministrazioni possano fare al meglio il loro dovere occorre garantirgli -oltre alla presupposta fiducia- professionalità, velocità e semplicità digitale nonché la disponibilità di informazioni e mezzi. E la trasparenza deve essere un automatismo nell’agire amministrativo, non un ulteriore onere per il personale. Attenzionata sarà la fase della esecuzione degli appalti, finora tenuta in secondo piano nonostante sia quella in cui si annidano significativi rischi sul fronte della sicurezza, della legalità e della buona amministrazione”.
Cosa prevedono i protocolli
Il Protocollo di collaborazione Regione Marche, Ministero degli Interni e Anac prevede:
• lo sviluppo di attività informative e formative in materia di prevenzione dei rischi, finalizzate alla promozione ed al rispetto della sicurezza e della legalità, con riguardo all’intero processo di acquisizione e con particolare riferimento alla fase di esecuzione contrattuale ed alla eventuale rendicontazione
• la promozione della cultura della integrità e della trasparenza, per promuovere un’efficace strategia di prevenzione dei rischi di frodi, corruzione ed infiltrazioni criminali nei contratti pubblici, anche mediante la valorizzazione della relativa sezione anticorruzione e trasparenza del PIAO.
• Individuazione di forme di collaborazione volte ad ottimizzare ed efficientare i processi di popolamento dei dati nella Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici anche con riferimento al Fascicolo Virtuale dell’Operatore Economico.
Il Protocollo di vigilanza collaborativa tra Regione Marche e Anac invece fa riferimento alla gestione dei fondi assegnati per fronteggiare gli eventi calamitosi del 15 settembre 2022. Il presidente Acquaroli infatti, nel suo ruolo di Commissario delegato per l’alluvione, ha chiesto all'ANAC di avviare appunto una attività di vigilanza collaborativa finalizzata a gestire correttamente i fondi e le procedure e a raggiungere in tempi brevi e certi gli obiettivi di cui ai piani degli interventi approvati dal Dipartimento di Protezione civile. La vigilanza si sostanzierà nell'individuazione delle misure più efficaci, derivanti dall'esame dei rischi di corruzione maggiormente ricorrenti nell'area dei contratti pubblici.
Il Protocollo si inserisce all'interno di una serie di iniziative di collaborazione con le istituzioni, di rilievo nazionale e locale a diverso titolo competenti nella prevenzione di irregolarità nell'utilizzo di fondi pubblici e di fenomeni di illegalità. Nella redazione dell’atto è stato coinvolto il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Macerata, nella persona del direttore, Prof. Stefano Villamena che ha espresso la disponibilità a svolgere le attività di coordinamento tecnico-scientifico del progetto.
Ultimo aggiornamento 13/04/2023, 20:05
Condividi
Il presidente Anac Busia: sperimentiamo un modello di scambio di buone prassi