Formazione

FAQ aggiornate al 28 febbraio 2024

La formazione in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza e in generale sui temi dell’etica anche ai fini della promozione del valore pubblico è prevista da specifiche disposizioni contenute nella legge 6 novembre 2012, n. 190 (art. 1, co. 9, lett. b)) e all’art. 15, co. 5-bis, del d.P.R. 62/2013.Ne discende che la formazione in materia di etica, integrità ed altre tematiche inerenti al rischio corruttivo è una misura di prevenzione della corruzione da disciplinare e programmare adeguatamente nell’ambito del PTPCT così come nella sezione “Anticorruzione e trasparenza” del PIAO.

Parole chiave: Anticorruzione –– PTPCT- sezione anticorruzione e trasparenza del PIAO formazione – misura generale
Fonti: art. 1, co. 9, lett. b) l. 190/2012 - art. 6, D.L 80/2021 – DM 132/2022 – DPR 81/2022 - art. 15, co. 5-bis, d.P.R. 62/2013 -  PNA 2019-2021 – PNA 2022 

Per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni statali i percorsi formativi sono predisposti dalla Scuola superiore della pubblica amministrazione (SNA) con cadenza periodica e d’intesa con le amministrazioni (art. 1, co. 11, l. 190/2012).Le amministrazioni centrali, quindi, definiscono e trasmettono al Dipartimento della funzione pubblica procedure appropriate per selezionare e formare, in collaborazione con la Scuola superiore della pubblica amministrazione, i dipendenti chiamati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione (art. 1,co. 5, lett. b), l. 190/2012).

I RPCT degli altri enti, i cui obblighi sulla formazione discendono dall’art. 1, co. 8 della l. 190/2012, sono tenuti a definire procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti destinati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione. Pertanto, il RPCT individua, in raccordo con i dirigenti responsabili delle risorse umane e con l’organo di indirizzo, i fabbisogni e le categorie di destinatari degli interventi formativi. 

Parole chiave: Anticorruzione – formazione - soggetti preposti - SNA
Fonti: art. 1, co. 5, lett. b) e co. 8, 11 l. 190/2012 - PNA 2019-2021

Considerato che nella sottosezione “Piano triennale dei fabbisogni di personale” del PIAO le amministrazioni definiscono anche le strategie di formazione del personale, il Responsabile di questa sezione e il RPCT sono chiamati a coordinarsi per definire gli interventi formativi in materia di anticorruzione, trasparenza ed in generale sui temi dell’etica. Per i profili della formazione, quindi, la sottosezione “Piano triennale dei fabbisogni di personale” e la sottosezione “Rischi corruttivi e trasparenza” devono necessariamente risultare coordinate fra loro. 

Parole chiave: Anticorruzione – formazione – PTPCT- sezione anticorruzione e trasparenza del PIAO- Piano triennale dei fabbisogni di personale
Fonti: art. 1, co. 9, lett. b), l. 190/2012 - art. 6, D.L 80/2021 – DM 132/2022 art. 15, co. 5-bis, del d.P.R. 62/2013 - PNA 2019-2021 - PNA 2022

La legge 190 del 2012, all’art. 1, co. 9, lett. b)), stabilisce che la formazione in materia di anticorruzione, trasparenza e in generale sui temi dell’etica deve essere rivolta innanzitutto ai dipendenti pubblici chiamati ad operare nei settori in cui è più elevato il rischio che siano commessi reati di corruzione.
L’amministrazione è quindi tenuta, per legge, a programmare una formazione specifica e mirata per il RPCT, i dirigenti e tutto il personale operante nelle aree di rischio, sulla base del PTPCT o della sezione “Anticorruzione e trasparenza” del PIAO adottato.
Ciò non toglie che anche il resto del personale sia progressivamente coinvolto in questo tipo di formazione.

Parole chiave: Anticorruzione – formazione –soggetti coinvolti – aree a rischio – PTPCT – PIAO - sezione anticorruzione e trasparenza del PIAO
Fonti: art. 1, co. 9, lett. b), l. 190/2012 - art. 6, D.L 80/2021 – DM 132/2022 – DPR 81/2022 - art. 15, co. 5-bis, del d.P.R. 62/2013 -  PNA 2019-2021 - PNA 2022

È auspicabile che l’amministrazione preveda anche una formazione di tipo generale, rivolta a tutti i dipendenti, mirata all’aggiornamento delle competenze e dei comportamenti in materia di etica e della legalità.
L’ideale sarebbe definire iniziative formative differenziate, per contenuti e livello di approfondimento, in relazione ai diversi ruoli che i dipendenti svolgono e in relazione alle aree, di rischio o meno, in cui operano.

Parole chiave: Anticorruzione – formazione soggetti coinvolti – aree non di rischio.
Fonti: art. 1, co. 9, lett. b) l. 190/2012 - art. 15, co. 5-bis, d.P.R. 62/2013 - PNA 2019-2021.

È opportuno che gli interventi formativi siano basati su casi concreti e finalizzati a fornire ai destinatari strumenti decisionali in grado di porli nella condizione di affrontare i casi critici e i problemi etici che incontrano in specifici contesti e di riconoscere e gestire i conflitti di interessi così come situazioni lavorative problematiche che possono dar luogo all’attivazione di misure di prevenzione della corruzione. L’esame di casi concreti, infatti, calati nel contesto delle diverse amministrazioni, favorisce la crescita di competenze tecniche e comportamentali dei dipendenti pubblici in materia di prevenzione della corruzione.

Parole chiave: Anticorruzione – formazione – approccio formativo – analisi casi concreti.
Fonti: art. 1, co. 9, lett. b)) l. 190/2012 – art. 15, co. 5-bis, d.P.R. 62/2013 - PNA 2019-2021

Le amministrazioni possono stipulare accordi per favorire un unico programma di formazione in materia di prevenzione della corruzione, di trasparenza e, in generale, sui temi dell’etica. Si auspica, in tal senso, la stipula di accordi tra enti locali.
Per le amministrazioni centrali si auspica la promozione di attività di formazione sul territorio anche attraverso le proprie strutture periferiche.

Parole chiave: Anticorruzione – formazione – accordi tra enti.
Fonti: art. 1, co. 9, lett. b), l. 190/2012 - art. 15, co. 5-bis, d.P.R. 62/2013 – PNA 2019-2021