Intervento del Presidente Giampaolino al convegno "La cooperazione pubblico-privata"
Data:
05 febbraio 2010

Introduzione
Si è concluso oggi il convegno “La cooperazione pubblico-privato: tra funzione pubblica e iniziativa economica” in cui il Presidente dell’Autorità, Luigi Giampaolino, ha ripercorso, nel suo intervento, “L’esperienza dell’Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici nell’ordinamento italiano: da un’Autorità amministrativa ad un’Autorità di mercato”, tutte le tappe che hanno portato all’istituzione dell’Autorità come organo di controllo per gli appalti pubblici.
La scelta operata dal legislatore di voler prevedere l’istituzione di un’amministrazione indipendente risponde all’obiettivo di contemperare una pluralità di interessi pubblici e privati, spesso conflittuali, che coinvolgevano e, tutt’oggi coinvolgono, il settore dei lavori pubblici mediante un’azione regolativa e di controllo della correttezza delle procedure amministrative nel rispetto delle norme comunitarie e della libera concorrenza tra gli operatori.
“Con la presenza di una Autorità nel settore – ha aggiunto il Presidente- tutti i soggetti possono rapportarsi ad un’unica Autorità decidente nel settore degli appalti”.
Giampaolino mira ad una vigilanza funzionale al fine di garantire qualità, economicità, efficienza e trasparenza. Con l’avvento delle direttive comunitarie si sviluppano i principi della libera circolazione delle merci e della concorrenza.
L’istituzione degli Osservatori regionali che offrono la rappresentazione del mercato, le sue esigenze e le sue anomalie, trovano poi nell’Autorità un loro punto di equilibrio e soprattutto un centro unitario nel complesso federalistico degli Osservatori.
Giampaolino ha poi stigmatizzato l’eccessiva regolamentazione e burocratizzazione della materia dei contratti pubblici che potrebbe costituire, pertanto, un ostacolo alla realizzazione delle opere.
L’Autorità ha accertato che il mercato degli appalti ha bisogno di regole semplificanti per il settore diventando un punto di riferimento per tutti gli operatori del settore. Due strumenti come il precontenzioso e l’arbitrato amministrativo, messi a punto dall’Autorità, costituiscono uno strumento utile, se non addirittura necessario, per la risoluzione delle controversie sorte tra gli operatori del mercato. I pareri emessi dall’Autorità creano uniformità d’indirizzo nel mondo degli appalti.
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Ultimo aggiornamento 21/10/2021, 8:55