Mense della polizia penitenziaria siciliana, numerose irregolarità e pochi controlli
Data:
22 maggio 2023

Mense della polizia penitenziaria siciliana, numerose irregolarità e pochi controlli
Sono numerose le irregolarità riscontrate dall’Autorità Anticorruzione, e pochi i controlli effettuati, sul servizio di ristorazione nelle mense di servizio per il personale della Polizia Penitenziaria siciliana. Le evidenzia l’Anac nella delibera n. 195 del 9 maggio 2023 richiamando la stazione appaltante, il ministero della Giustizia - Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria della Sicilia, a provvedere con urgenza. Il servizio contestato riguarda la ristorazione a ridotto impatto ambientale nelle mense obbligatorie nelle sedi degli Istituti Penitenziari, Scuole e Istituti di formazione del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria della Sicilia.
Dall’istruttoria dell’Anac è emerso in primo luogo come l’esecuzione del contratto di appalto da parte della Fabbro Food, oggi Blue Lion Food, abbia evidenziato, sin dai primi mesi dopo l’avvio, numerose irregolarità e difformità rispetto alle prescrizioni contrattuali. Ad esempio, la fornitura di derrate alimentari con significativi scostamenti rispetto a quanto previsto dal Capitolato tecnico e dall’offerta tecnica. Sono emerse, inoltre, criticità nell’erogazione stessa del servizio, che in diversi casi risulta essere stato sospeso senza preavviso, o non risultano essere sempre stati adottati e rispettati i menu previsti. La società appaltatrice, inoltre, non ha redatto in maniera tempestiva e completa la documentazione prevista dagli atti di gara (ad esempio la relazione semestrale sull’andamento del servizio mensa, la mancata consegna delle schede tecniche e di sicurezza dei prodotti chimici utilizzati per la pulizia e la sanificazione, corredati dai riferimenti del Centro Antiveleni).
Dall’indagine Anac viene fuori inoltre che il sistema di controlli a più livelli previsto non è stato pienamente rispettato: i Direttori degli Istituti non hanno effettuato tutti i controlli e predisposto in modo completo la necessaria documentazione. In base alle valutazioni effettuate dagli Ispettori, inoltre, per il calcolo delle penali è stato applicato un criterio diverso da quello previsto nel Capitolato tecnico, ottenendo un importo inferiore. Emerge poi che la Commissione di verifica e collaudo ha effettuato solo 7 ispezioni a fronte di 22 Istituti presso i quali è stato eseguito l’appalto del servizio di mensa. Le criticità relative alla regolare esecuzione del servizio mensa erano note al Rup già dai primi mesi di esecuzione del servizio. Nonostante le diverse segnalazioni arrivate dal Direttore dell’esecuzione, il RUP non ha avviato procedimenti, né si è avvalso del deposito cauzionale. Le significative criticità che di fatto non hanno consentito la regolare esecuzione del servizio emergono anche dalle note inviate al Responsabile del Procedimento dalla Fabbro Food, che chiede dapprima (ad aprile 2022) la modifica delle condizioni contrattuali, poi (ad ottobre 2022) la risoluzione per eccessiva onerosità sopravvenuta, chiedendo espressamente di affidare l’appalto ad altro operatore economico.
Successivamente alla ricezione della comunicazione dell’istruttoria Anac l’11 gennaio 2023, si è potuto registrare un’intensa attività della stazione appaltante volta a sanare le carenze di controllo in corso di esecuzione rappresentate dall’Autorità, con la predisposizione, talvolta anche postuma, della relativa documentazione. L’istruttoria effettuata in seguito all’ispezione svolta ha consentito di individuare numerose irregolarità nell’esecuzione del servizio, svolto in parziale difformità rispetto alle prescrizioni contrattuali. A fronte di tali irregolarità, il sistema di controlli in corso di esecuzione progettato a livello nazionale dalla Direzione Generale del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria non si è rivelato efficace.
L’attività ispettiva effettuata ha consentito di verificare e riscontrare numerose irregolarità nell’esecuzione del servizio, svolto in parziale difformità rispetto alle prescrizioni contrattuali; a fronte di ciò si sono riscontrate carenze nell’attività di controllo in fase di esecuzione del contratto di appalto effettuata dal Provveditorato Regionale della Sicilia del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, che è risultata limitata e non sufficiente ai fini dell’adeguato accertamento della regolare esecuzione rispetto alle condizioni ed ai termini previsti nel contratto di appalto e nel Capitolato; le carenze di controlli in corso di esecuzione, peraltro parzialmente sanate a seguito della ricezione della comunicazione di risultanze istruttorie, si sono verificate a più livelli, sia da parte del Direttore dell’esecuzione, sia da parte dei Direttori di Istituto, sia da parte della Commissione di Verifica e Collaudo; il Responsabile del procedimento non risulta aver assolto con adeguatezza ed efficacia le funzioni di coordinamento e di controllo.
Il documento
Ultimo aggiornamento 22/05/2023, 16:17
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Il richiamo dell'Anac alla stazione appaltante