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E’ stato pubblicato sul sito del Consiglio d’Europa il “Compendium of emerging policies and practices in designing, implementing, monitoring strategic anticorruption plans”, ad esito di un lavoro di analisi e studio coordinato dall’ANAC nell’ambito della Rete delle autorità per la prevenzione della corruzione (NCPA).

Come noto, l'ANAC è stata tra i fondatori del NCPA,  insieme all'Agenzia francese per la lotta alla corruzione (AFA) e all'Agenzia per la prevenzione della corruzione della Serbia (APC), e con il sostegno del Gruppo degli Stati contro la corruzione (GRECO) del Consiglio d’Europa. Negli ultimi anni, la rete è cresciuta sia in termini di membri e affiliati sia in termini di cooperazione e attività congiunte. In conformità con gli obiettivi NCPA e con i principi ispiratori delle Convenzioni delle Nazioni Unite contro la corruzione (UNCAC), i membri della rete hanno intrapreso iniziative per migliorare la raccolta sistematica, la gestione e lo scambio di informazioni, esperienze e buone pratiche, e per rispondere alle nuove sfide per la prevenzione della corruzione.

L’ANAC ha nel tempo confermato il forte investimento in termini di attenzione e lavoro alle attività della rete, partecipando a tutte le iniziative e negli ultimi mesi in particolare coordinando uno specifico gruppo di lavoro che ha curato la raccolta e l’elaborazione di contributi in materia di strategie, politiche e pratiche anticorruzione che dimostrano i progressi e le sfide nel campo in diversi contesti nazionali e a livello internazionale.

Anche nel campo della prevenzione della corruzione, infatti i Paesi convergono sempre più verso l'utilizzo di approcci e strumenti comuni, per imparare dalle migliori pratiche internazionali, per costruire basi di cooperazione e standard condivisi, per facilitare lo scambio di dati, informazioni ed esperienze. Tuttavia, è altrettanto importante che questo processo di convergenza, facilitato dalle convenzioni e dai diversi forum e reti di cooperazione internazionale, non ostacoli la possibilità dei diversi sistemi di offrire risposte specifiche e innovative, non solo ai problemi peculiari di ciascun Paese ma anche alle sfide comuni. Infatti, è attraverso questa diversità, pur nel rispetto di framework e principi condivisi, che possono emergere soluzioni innovative, capaci di funzionare non solo in uno specifico contesto nazionale ma anche potenzialmente in altri contesti. Nascono così buone pratiche e lezioni apprese, come dimostrano alcuni degli elementi raccolti in questo compendio, che possono poi diventare nuovi standard e modelli da mettere a disposizione della comunità internazionale.

Il tema della progettazione e attuazione delle Strategie Nazionali Anticorruzione è molto ampio e i Paesi che hanno partecipato all'esercizio offrono alcuni esempi emblematici degli sforzi in atto per prevenire la corruzione. Le politiche e le pratiche emergenti basate sui contributi forniti sono state raggruppate nei seguenti argomenti specifici: strategie e politiche anticorruzione in tempi di crisi e di post-emergenza/ripresa, soprattutto ma non solo in materia di appalti pubblici; ruolo dirompente degli strumenti ICT nella progettazione, attuazione e valutazione delle strategie e dei piani anticorruzione; strategie e piani nazionali anticorruzione come “documenti viventi” e superamento dell'approccio del controllo della compliance con iniziative di accompagnamento alle istituzioni; integrazione di approcci quantitativi e qualitativi per progettare e monitorare strategie e piani anticorruzione; importanza degli indicatori e della misurazione; co-progettazione e co-esecuzione di strategie e piani nazionali anticorruzione; il ruolo cruciale dei framework internazionali. Ogni tema è descritto in termini generali e con riferimento a specifiche esperienze nazionali.

Dall’elaborazione e dalla visione d’insieme dei contributi inviati dai membri NCPA, l’ANAC ha infatti tratto una serie di considerazioni, sintetizzandole nell’espressione "National anti-corruption strategies and plans: the importance of common features and shared challenges in the richness of diversity of national responses” e proponendole nel documento come base per sviluppare ulteriormente il dibattito internazionale in materia.