Trasporto pubblico locale in house, “Criticità e mancanza di concorrenza”
Data:
01 ottobre 2025

Trasporto pubblico locale in house, “Criticità e mancanza di concorrenza”
Rilievi di Anac sulla gestione esclusiva dei servizi di trasporto su strada di una importante Città metropolitana portuale del Nord Italia
Inefficiente, costoso, non aperto a concorrenza, dove le perdite vengono scaricate sui conti pubblici. Sono questi i rilievi che Anac ha fatto sulla gestione esclusiva in house dei servizi di trasporto pubblico locale su strada di una importante Città metropolitana portuale del Nord Italia. Con Atto a firma del Presidente approvato dal Consiglio dell’Autorità del 29 settembre 2025, Anac ha concluso l’istruttoria aperta da un circostanziato esposto, rilevando che “il sistema di gestione si è dimostrato inefficiente, determinando la traslazione sulla finanza pubblica e sulla collettività del cattivo risultato di gestione”.
"La società - scrive l’Autorità - non è stata in grado, autonomamente, di sopportare i costi di gestione economico-finanziaria rendendo necessari, diversi interventi economici per garantire le prestazioni contrattuali. Per cui, ricordando che l’in-house rappresenta un’articolazione funzionale della pubblica amministrazione, la cui relativa spesa viene ad essere conteggiata ai fini della determinazione degli aggregati rilevanti innanzi all’Ue e degli obblighi eurounitari in materia di contabilità, l’Ente affidante (Città Metropolitana) è chiamato a rivalutare il modello di gestione prescelto, dimostratosi oltremodo dispendioso, optando per l’apertura di confronto informale con il mercato in modo da verificare, in corso d’opera e pro futuro, la presenza di alternative qualitativamente migliori e meno onerose".
L’attuale gestione del servizio di trasporto pubblico locale su strada, affidato alla società in house del Comune non risulta, pertanto, proficua, è diseconomica e inefficiente, senza che il gestore abbia raggiunto gli standard di servizio e gli obiettivi strategici contrattualmente previsti.
"Il servizio di trasporto locale - scrive Anac - può essere svolto direttamente dall’ente o affidato a soggetti su cui l’ente esercita un controllo diretto. La scelta sull’in-house come modello di gestione, anche nel settore del trasporto pubblico locale, non può però prescindere da un’analisi puntuale sugli effettivi benefici che potrebbe comportare per la collettività in termini di qualità, accessibilità ed economicità. La valutazione sull’opportunità e convenienza del modello in house, rispetto a quello ricavabile sul mercato, riguarda, senz’altro, la fase dell’affidamento perché è in tale fase che, per espresso riferimento normativo, l’ente disponente è chiamato a motivare la decisione di non ricorrere al mercato. In concreto, pur in assenza di un chiaro riferimento normativo, è inevitabile che le medesime valutazioni debbano essere svolte anche nella fase dell’esecuzione del contratto. Infatti, se, come previsto in sede normativa e nella granitica elaborazione giurisprudenziale, l’autoproduzione è considerata una modalità alternativa di gestione dei servizi pubblici rispetto al mercato concorrenziale è quanto mai necessario che il modello prescelto mantenga il vantaggio competitivo in termini economici, qualitativi, quantitativi, rispetto al mercato, anche nella fase di esecuzione. Pertanto, è necessario che i criteri di valutazione che hanno condotto l’amministrazione a preferire l’insourcing rispetto all’outsourcing permangano durante l’espletamento del servizio".
"Dalla ricostruzione prosegue Anac - è emerso che la gestione in capo alla società non si è rilevata economica; la società ha, infatti, ricevuto diversi contributi pubblici che, a margine dei contributi versati per le sopravvenute situazioni di emergenza collegate alla pandemia da Covid19 o per l’aumento dei prezzi dei carburanti a seguito dell’inflazione, hanno comportato un aumento della spesa pubblica di gestione. Al quadro delineato" si aggiunge "l’attuale situazione di difficoltà economico/finanziaria in cui versa la società".
“E’, pertanto, necessario - specifica l’Autorità - che l’Amministrazione competente effettui valutazioni appropriate sulle attuali modalità di gestione del servizio, tenuto conto che la società in house non ha operato in modo adeguato garantendo una gestione efficiente e competitiva, aprendo la strada ad una crisi d’impresa”.
Ultimo aggiornamento 01/10/2025, 14:04
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Rilievi di Anac sulla gestione esclusiva dei servizi di trasporto su strada di una importante Città metropolitana portuale del Nord Italia