Appalto pulizie, senza elenco personale no esclusione operatore che non presenta piano assorbimento
Data:
07 novembre 2025
Appalto di pulizie, non si può escludere l’operatore che non presenta il piano di assorbimento del personale in assenza dell’elenco
La Prefettura di Genova chiamata ad annullare la gara in autotutela per i servizi delle caserme di polizia e carabinieri
In un appalto dei servizi di pulizia, la Stazione appaltante non può esigere nel bando di gara la presentazione di un progetto di assorbimento analitico e dettagliato del personale dell’impresa uscente, se non fornisce l’elenco e i dati relativi a tale personale.
E’ quanto ha precisato l'Autorità Nazionale Anticorruzione con due pareri di precontenzioso, delibere n. 420 e delibera n. 421, approvati dal Consiglio dell’Autorità del 22 ottobre 2025.
Entrambi i pareri riguardano una gara europea per l'appalto di servizi di pulizia dei locali adibiti a sedi degli organismi della Polizia di Stato e degli uffici e caserme dell'Arma dei Carabinieri nel territorio della Città Metropolitana di Genova. Tale appalto, della durata di 36 mesi, composto di due lotti pari a 648.755 euro il primo 739.330 il secondo, era stato bandito dalla Prefettura di Genova.
“L’operato della Stazione – scrive Anac nelle delibere - risulta non conforme alla disciplina di riferimento”. Pertanto, la Prefettura di Genova è chiamata ad annullare in autotutela il provvedimento di esclusione dalla gara dell’operatore istante, nonché gli eventuali provvedimenti consequenziali, procedendo alla rinnovazione delle operazioni di gara, salvo l’esercizio dei poteri di autotutela, anche con riferimento all’eventuale riammissione di altri operatori esclusi per ragioni analoghe a quelle dell’odierno istante”.“La Stazione appaltante che non intenda conformarsi al parere – aggiunge l’Autorità - comunica, con provvedimento da adottare entro quindici giorni, le relative motivazioni alle parti interessate e all’Autorità, che può proporre il ricorso”.
La società ricorrente, che si è rivolta ad Anac, contestava appunto “il provvedimento di esclusione irrogato a suo carico per non avere tempestivamente prodotto la precipua documentazione relativa alle modalità attraverso cui garantire la stabilità del personale impiegato e le pari opportunità generazionali, di genere e di inclusione lavorativa per le persone con disabilità o svantaggiate, tenuto conto anche di una serie di difficoltà redazionali”.
Tale incompletezza – come ha motivato il ricorrente e accertato dall’Anac – era dovuta alla mancanza di documenti necessari da parte della Stazione appaltante, che non ha fornito l’elenco del personale della ditta uscente. L’Autorità ha constatato, quindi, che “numero, inquadramento, trattamento economico e monte orario dei singoli dipendenti non sono stati forniti dalla Stazione appaltante, né l’operatore ne era a conoscenza (non trattandosi del gestore uscente)”. Anac ha pertanto ribadito che devono essere fornite agli operatori indicazioni idonee a consentire di predisporre un piano di assorbimento.
I Pareri dell'Autorità
Ultimo aggiornamento 07/11/2025, 11:50
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