Inclusione lavorativa per detenuti ed ex detenuti: accordo fra Anac e Cnel
Data:
16 giugno 2025

Inclusione lavorativa per detenuti ed ex detenuti: accordo fra Anac e Cnel
Verrà facilitata la verifica di equivalenza tra i contratti collettivi di lavoro, attraverso la messa a disposizione delle banche dati, aiutando le stazioni appaltanti a individuare CCNL applicabili
“Il protocollo firmato da Anac con il Cnel ha una grande valenza sociale: consentirà di predisporre atti tipo e provvedimenti per le stazioni appaltanti, affinché sia garantita l’inclusione lavorativa di quanti stanno scontando una pena detentiva in carcere, o pene alternative alla detenzione, o di ex detenuti. E’, poi, fondamentale per individuare al meglio i contratti collettivi nazionali equivalenti da utilizzare. Infine, dal punto di vista economico e del lavoro costituirà un passo avanti caratterizzante per le politiche pubbliche a favore dell’occupazione”. E’ quanto ha dichiarato il Presidente di Anac Giuseppe Busìa stamane 16 giugno 2025 alla firma dell’accordo fra l’Autorità Nazionale Anticorruzione e il Cnel, siglato dal Presidente Renato Brunetta.
Il protocollo mira a rafforzare la collaborazione tra le due istituzioni. L’intesa prevede la valorizzazione dell’Archivio nazionale dei contratti e degli accordi collettivi di lavoro, istituito presso il Cnel, a supporto delle stazioni appaltanti e degli operatori economici relativamente a quanto previsto dal Codice dei contratti pubblici (D.lgs. 36/2023).
Tale supporto faciliterà la verifica dell'equivalenza tra i contratti collettivi di lavoro, nell’ambito dell'applicazione della recente normativa sugli appalti pubblici, attraverso la reciproca messa a disposizione del patrimonio informativo detenuto dalle Parti. Un ulteriore ausilio alle stazioni appaltanti potrà interessare l’individuazione dei CCNL correttamente applicabili. Nella collaborazione è poi ricompresa la promozione di studi e ricerche riguardanti il Codice dei contratti pubblici, specificatamente sui profili relativi ai temi economici e del lavoro, anche in termini di valutazione di impatto e interconnessione con le politiche pubbliche volte a favorire l’occupazione. L’accordo include anche la predisposizione di atti e provvedimenti rivolti alle stazioni appaltanti per favorire l’utilizzo, sempre nell’ambito dell’applicazione del Codice dei contratti pubblici, di clausole contrattuali volte a garantire l’inclusione lavorativa a favore dei detenuti e degli ex detenuti. Previste anche attività formative e seminariali per le stazioni appaltanti e gli operatori economici in merito all’esatta applicazione del Codice dei contratti pubblici nonché ai potenziali benefici connessi all’inclusione lavorativa e sociale di detenuti ed ex detenuti.
“Esprimo profonda soddisfazione – ha dichiarato il presidente del Cnel Renato Brunetta – per la sigla di questo accordo con Anac. È un altro passo importante verso la piena valorizzazione dell’Archivio nazionale dei contratti collettivi di lavoro, nel segno di una maggiore trasparenza e legalità, in particolare per quel che riguarda gli appalti pubblici e la verifica dell’equivalenza tra i Ccnl adottati dagli operatori economici. La collaborazione che avviamo è anche fondamentale per rafforzare un progetto a cui il Cnel sta dedicando una grandissima attenzione: Recidiva Zero. È un progetto a cui teniamo molto, volto all’inclusione sociale e lavorativa dei detenuti, dentro e fuori il carcere, con più scuola, più formazione e più lavoro. Desidero quindi ringraziare il presidente Giuseppe Busìa, per la sua disponibilità e la visione condivisa”.
Il Presidente Busia ha espresso “ringraziamento e un plauso al Cnel e al presidente Brunetta per la piena intesa tra le nostre due istituzioni”.
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Ultimo aggiornamento 16/06/2025, 13:24
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Verrà facilitata la verifica di equivalenza tra i contratti collettivi di lavoro, attraverso la messa a disposizione delle banche dati, aiutando le stazioni appaltanti a individuare CCNL applicabili