Servizi gestione indumenti di lavoro, necessari controlli sostanziali nel rispetto del capitolato
Data:
23 luglio 2025

Servizi di gestione indumenti di lavoro, necessari controlli sostanziali nel rispetto del capitolato
Vigilanza Anac sull’affidamento all’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza della Lombardia: criticità per mancate ispezioni e verifiche microbiologiche
La mera esistenza formale di strumenti e procedure di controllo, in assenza della loro concreta attuazione e della sistematica verbalizzazione degli esiti delle verifiche, non può ritenersi idonea a dimostrare l’effettivo adempimento degli obblighi gravanti sui soggetti incaricati della verifica della regolare esecuzione di un appalto di servizi, in particolare sul Rup (Responsabile unico del progetto) e sul Dec (Direttore dell’esecuzione del contratto). Nel corso dell’esecuzione devono essere assicurati il coordinamento e la supervisione di controlli effettivi e sostanziali, evitando attività meramente formali ed assicurando al contempo il rispetto delle prescrizioni contenute del capitolato tecnico.
È quanto evidenzia Anac con atto a firma del Presidente, approvato dal Consiglio del 9 luglio 2025 a conclusione di un’attività di vigilanza - svolta nell’ambito dell’indagine conoscitiva dell’Autorità in merito alla fase di esecuzione degli appalti pubblici di servizi e forniture 2024 - sul servizio di noleggio, lavaggio, ripristino e gestione di indumenti di lavoro generici e di dispositivi di protezione individuale (Dpi) ad alta visibilità per Areu, l’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza della Lombardia.
Gli approfondimenti svolti sui controlli relativi alla regolare esecuzione del servizio - affidato per sei anni a un raggruppamento temporaneo di imprese tramite la centrale di committenza regionale Aria (già Arca) - hanno evidenziato talune criticità rispetto ad alcune specifiche previsioni del capitolato tecnico, nonostante un’attività di controllo organizzata in via generale in modo strutturato e continuativo, sulla base della suddivisione territoriale delle dodici province lombarde interessate dal servizio, per quanto incentrata sostanzialmente su verifiche di tipo documentale e informatico, sul sistema gestionale di tracciabilità e sulla validazione degli ordinativi.
Nell’atto dell’Autorità si evidenzia infatti come Areu abbia implementato un sistema articolato di controllo, strutturato secondo una logica multilivello. E come risulti “attivo un sistema informatico integrato, che consente la tracciabilità in tempo reale delle operazioni relative alla gestione degli indumenti, permettendo una verifica puntuale delle movimentazioni, degli interventi di lavaggio e manutenzione, nonché della corrispondenza tra la fornitura effettivamente erogata e le previsioni contrattuali. Appare altresì documentata l'attività di monitoraggio delle attività manutentive e sostitutive dei capi, con richiesta di autorizzazione preventiva da parte del Dec, nonché la gestione delle segnalazioni tramite strumenti informatici dedicati”.
Al contempo però sono emersi “profili di approssimazione e/o non conformità” riferiti, in particolare, ai previsti controlli di qualità e alla continuità dei report mensili spettrofotometrici relativi ai Dpi, nonché all’effettuazione di ispezioni con accesso diretto alla sede del fornitore. In particolare, evidenzia l’atto, “risulta difficilmente giustificabile in un ambito ospedaliero, caratterizzato da elevati standard di igiene e sicurezza”, il fatto che non si sia dato seguito alla possibilità di svolgere verifiche microbiologiche di laboratorio a campione, nonostante l’assenza di evidenze oggettive di efficacia dei controlli alternativi svolti dal fornitore. Inoltre, non risultano accessi ispettivi svolti presso l’appaltatore, né verbalizzazione in contraddittorio delle verifiche effettuate a cura dell’Amministrazione.
L'atto a firma del Presidente
Ultimo aggiornamento 24/07/2025, 9:16
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