Newsletter n. 11 del 20 maggio 2025
Data:
20 maggio 2025
Relazione al Parlamento sull’attività Anac nel 2024
Tra i temi affrontati i ritardi del PNRR, con una spesa inferiore al 30% delle risorse destinate in alcuni settori; l'eccessivo ricorso agli affidamenti diretti, che nel 2024 hanno rappresentato il 98% degli acquisti di servizi e forniture; un calo del 38,9% degli appalti di lavori; e il frazionamento artificioso degli appalti per aggirare le soglie di legge, favorendo sprechi e infiltrazioni criminali e mafiose.
Nel 2024, il valore degli appalti pubblici in Italia è stato di 271,8 miliardi di euro, per 267.000 procedure di gara, registrando una flessione del -4,1% rispetto al 2023 e del -7,3% rispetto al 2022.
Il Presidente dell'Autorità ha denunciato i troppi conflitti di interesse, l’abrogazione dell’abuso d’ufficio, la riduzione delle tutele sull’inconferibilità, la carenza di una disciplina organica sulle lobby e l’indebolimento delle garanzie sull’indipendenza dell’agire pubblico.
“Il 98% degli affidamenti resta diretto – ha affermato il Presidente – con un preoccupante aumento tra i 135.000 e i 140.000 euro, soglia appena sotto i limiti di legge, più che triplicati rispetto al 2021”. Questo espone gli amministratori onesti a indebite pressioni, non potendo invocare l'obbligo di gara sotto i 140.000 euro.
Sui correttivi al Codice dei contratti, il presidente evidenzia che non è stato introdotto l’obbligo per le imprese di dichiarare il titolare effettivo, rendendo difficile identificare chi realmente si cela dietro le società, con rischi per la concorrenza e possibili infiltrazioni. Inoltre, manca l’adeguamento delle soglie per favorire trasparenza e competitività. Sul tema della sicurezza ha dichiarato: “Ancora troppi incidenti e troppe morti sul lavoro. Nel 2024, 1.448 annotazioni per violazioni sulla sicurezza, +43% rispetto al 2023 e +87% rispetto al 2022, soprattutto nei subappalti a cascata”.
Riguardo alla parità di genere, nonostante il PNRR, le clausole specifiche sono presenti in meno del 2% delle procedure. Il problema risiede nelle numerose eccezioni e nella mancanza di incentivi culturali e aziendali.
Sulla sanità, il Presidente Anac ha ribadito la necessità di valorizzare le professionalità interne tramite concorsi meritocratici, e di arginare la pratica di acquistare macchinari scontati con servizi di manutenzione onerosi, che rendono l’amministrazione dipendente dal fornitore.
Infine, sull’uso dell’intelligenza artificiale negli appalti, ha sottolineato che nella PA manca ancora una capacità adeguata di gestione, con il rischio di delegare inconsapevolmente decisioni pubbliche a privati. Ha inoltre segnalato la necessità di garantire la trasparenza algoritmica, nuova frontiera per la comprensibilità delle decisioni pubbliche e la tutela di cittadini e imprese.
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Il mercato degli appalti pubblici in Italia
Nel 2024 il valore economico complessivo degli appalti pubblici in Italia è stato di circa 271,8 miliardi di euro, per un totale di 267.000 procedure di gara.
Diminuisce la spesa per i lavori, mentre aumenta quella per servizi e forniture.
Secondo i dati Anac, presenti nella Banca Dati dell’Autorità, il valore complessivo degli appalti pari o superiori a 40.000 euro è stato di 271.849.043.161 euro.
📉 Flessione rispetto agli anni precedenti:
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-4,1% sul 2023
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-7,3% sul 2022
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Ma anche un +46,4% rispetto al 2020
Settori ordinari e speciali
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I settori ordinari rappresentano il 91,9% delle procedure e il 78,2% dell’importo totale.
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La flessione è legata:
- al minore impiego delle risorse PNRR
- all’introduzione dal 1° gennaio 2024 delle norme sulla digitalizzazione dei contratti pubblici, che ha rallentato la pubblicazione dei bandi nei primi mesi
Ripartizione per tipologia
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Lavori: 60,8 miliardi di euro, con una contrazione del -38,9% sul 2023
(Ritorno ai livelli 2020–2021 dopo un picco negli anni precedenti) -
Forniture: 116,1 miliardi di euro, in crescita del +18,9%.
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Servizi: 94,9 miliardi di euro, in crescita del +10,1%
(Entrambi i valori sono i più alti mai registrati nella serie storica 2020–2024)
Appalti di maggiore entità
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Trenitalia: 6,8 miliardi di euro per manutenzione flotta ETR1000
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Provincia Autonoma di Bolzano: 1,6 miliardi di euro per trasporto ferroviario
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Termovalorizzatore di Acerra: 1,076 miliardi di euro
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Servizio idrico Provincia di Imperia: 1,075 miliardi di euro
Categorie con crescita significativa
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Opere fluviali, difesa, sistemazione idraulica, bonifica:
+24,8% nel numero di procedure (2.897)
+14,8% nel valore (1,25 miliardi di euro) -
Impianti termici e di condizionamento
:+15,9% nel numero di procedure (1.520)
+32,6% nel valore (425 milioni di euro)
Forniture e servizi in espansione
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Prodotti farmaceutici:
+37,2% rispetto al 2023
oltre 40 miliardi di euro di valore
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Servizi di assistenza sociale: +72,8%
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Manutenzione, riparazioni e servizi legati a trasporti:
+367,7%, il maggiore incremento dell’anno
Dati regionali
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Lazio e Lombardia si confermano le Regioni con i maggiori volumi di procedure sia per numero che per valore economico
Modalità di affidamento
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Affidamenti diretti:
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54,3% del totale, +9,3% rispetto al 2023
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6,1% del valore totale (oltre i 40.000 euro)
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92% degli affidamenti totali se si includono anche quelli sopra i 5.000 euro: senza gara pubblica
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Procedure aperte e ristrette:
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+66,9% nell’importo complessivo
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Procedure ristrette: +35,1% nel valore, +40,6% nella numerosità
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Procedure aperte: -15,1% nel valore, -9,3% nella numerosità
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Procedure negoziate:
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Previa pubblicazione del bando: -29,7% nel valore, ma +154,6% nella numerosità
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Senza previa pubblicazione: +15,1% nel valore, -20,2% nella numerosità
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