09 set 2014
Orientamento numero 71 del 09/09/2014
Sussiste l’inconferibilità, ai sensi dell’art. 3 del d.lgs. n. 39/2013, di un incarico dirigenziale conferito prima del 4 maggio 2013, nel caso in cui nei confronti del destinatario di tale incarico sia stata emessa una sentenza, anche non definitiva di condanna, per uno dei reati previsti dal capo I del titolo II del codice penale, anteriormente all’entrata in vigore della citata norma (4 maggio 2013), rappresentando “tale preclusione non un effetto penale o una sanzione accessoria alla condanna, bensì un effetto di natura amministrativa che, in applicazione della disciplina generale dettata dall’art. 11 delle preleggi sull’efficacia della legge nel tempo, regola naturaliter le procedure amministrative che si dispieghino in un arco di tempo successivo” (Cons. St., sez. V, 6 febbraio 2013, n. 695 e Corte cost., sent. nn. 40/1992 e n. 114/1998.
Parole chiave: ANTICORRUZIONE – art. 3 d.lgs. n. 39/2013 – sentenza di condanna emessa prima del 4 maggio 2013 per uno dei reati previsti dal capo I del titolo II del codice penale – inconferibilità – sussistenza.
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