Pubblicità gratuita su Google ai portali della Farnesina: via libera da parte di Anac
Data:
31 agosto 2022

Crediti pubblicitari gratuiti a Google
Via libera dell’Anac all’offerta di Google di fornire al Ministero degli Esteri, in via gratuita, crediti pubblicitari nell’ambito del Google Ads Crisis Relief Program per promuovere i portali della Farnesina “ViaggiareSicuri” e “DoveSiamoNelMondo” nel caso di ricerche effettuate tramite il motore di ricerca Google e riferite a viaggi all’estero.
In un parere firmato dal presidente Giuseppe Busia, l’Autorità precisa che l’operazione non presenta i caratteri tipici del contratto di sponsorizzazione previsto dal codice appalti né, più in generale, i caratteri tipici dell’appalto pubblico.
Nessun ritorno pubblicitario e nessuna utilità per Google
Si tratterebbe, infatti, di una iniziativa per la quale, a fronte della disponibilità di Google di mettere a disposizione lo spazio del proprio portale, normalmente a pagamento, destinato agli annunci pubblicitari, conferendo quindi massima visibilità ai siti dell’unità di crisi, la Farnesina non prevede di fornire alcun ritorno pubblicitario a Google.
La prestazione è gratuita tout court non essendo previsto alcuna prestazione da parte dell’amministrazione né in termini di pagamento di somme o di pubblicità né alcuna utilità a vantaggio di Google né alcuno sfruttamento dell’iniziativa a fini pubblicitari o di promozione dell’immagine da parte dell’azienda statunitense.
Non si tratta neanche di un contratto d’appalto visto che dovrebbe essere un contratto a titolo oneroso tra le parti: è del tutto assente nell’iniziativa proposta da Google qualsiasi tipo di utilità o vantaggio a favore dell’operatore economico sia in termini economici che in termini di pubblicità. Allo stesso modo non risultano evidenziate prestazioni a carico della Farnesina.
Nessun vincolo al ministero degli Esteri
Quindi l’iniziativa non è riconducibile allo schema tipico del contratto d’appalto né quindi al campo di applicazione del codice.
Inoltre non c’è alcuna violazione dei principi comunitari indicati nell’articolo 30 del codice appalti e in particolare del principio di par condicio visto che l’iniziativa non è riservata in via esclusiva a Google mediante clausole del contratto. La Farnesina può aderire anche contestualmente a ulteriori proposte di analogo tenore anche di altri operatori web o social network.
Trattandosi di una iniziativa non riconducibile al contratto di appalto non dovrebbe essere posto alcun vincolo a carico del ministero degli Esteri in relazione a eventuali profili tecnici dell’iniziativa che possano condurre nel tempo a fenomeni di lock in e in generale alla successiva necessità per la stessa amministrazione di avvalersi di servizi offerti dalla società in relazione alla prestazione resa.
Anac raccomanda infine che, in virtù del principio della trasparenza, alla conclusione dell’accordo con la società statunitense venga garantita adeguata pubblicità.
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Ultimo aggiornamento 31/08/2022, 7:53
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Secondo l'autorità nazionale anticorruzione non sussistono i caratteri tipici del contratto di sponsorizzazione previsto dal codice degli appalti