Sono 3.370 le stazioni appaltanti qualificate
Data:
08 novembre 2023
Sono 3.370 le stazioni appaltanti qualificate
Sono 3.370 le stazioni appaltanti qualificate e centrali di committenza nei primi quattro mesi dall’entrata in vigore del nuovo Codice degli appalti (2.887 stazioni appaltanti singole e 483 centrali di committenza).
Oltre l’80% delle centrali di committenza qualificate hanno conseguito il livello massimo di qualificazione. Sono questi i dati Anac al 6 novembre 2023, che fotografano la situazione delle stazioni appaltanti in Italia.
Sta via via consolidandosi il sistema della qualificazione, stabilita dal nuovo Codice degli appalti come requisito obbligatorio per bandire le gare di lavori sopra i 500mila euro e quelle di servizi sopra i 140mila.
La qualificazione è indispensabile per le stazioni appaltanti per potere operare dal 1° gennaio prossimo con l’entrata in vigore a pieno regime dell’E-procurement, gli appalti totalmente in digitale.
Nell’approfondito report allegato, il quadro completo, suddiviso anche per regioni. I Comuni qualificati alla data del 6 novembre 2023 sono 1.106.
Dichiarazione del Presidente Busia
“Direi che siamo marciando nella direzione giusta”, commenta il Presidente di Anac, Giuseppe Busìa. “Il grosso delle stazioni che hanno richiesto la qualificazione, l’hanno raggiunta. I numeri possono sembrare non altissimi poiché molte stazioni appaltanti non hanno avuto l’esigenza di richiederla subito. Ci sono elementi che giustificano una graduazione di questa richiesta della qualificazione. Innanzitutto, l’esclusione del Pnrr e la soglia dei 500.000 euro sopra la quale è necessario qualificarsi”.
“Ciò che è importante è che rimanga il processo in atto, e che via via tutte le stazioni appaltanti o si qualificano, o trovano una stazione appaltante vicina o una centrale di committenza su cui appoggiarsi per fare le gare”, aggiunge il Presidente Busìa. “Nel complesso il mio giudizio è positivo. Il processo sta andando avanti. Il numero crescerà ancora. Ci stiamo avvicinando ad un numero ragionevole e realistico. Molte stazioni appaltanti capiranno la ragionevolezza di appoggiarsi a chi è più forte e qualificato per fare acquisti. Quella che stiamo portando avanti è una rivoluzione culturale che renderà l’Italia più moderna, di livello europeo, efficiente e in grado di fare in fretta e bene le gare e gli appalti”.
Leggi il documento
Ultimo aggiornamento 08/11/2023, 13:43
Condividi
Busia: “Il sistema si sta consolidando e crescerà”