Vent’anni dalla Convenzione di Mèrida: prevenzione essenziale nella lotta alla corruzione
Data:
16 febbraio 2023

Vent’anni dalla Convenzione di Mèrida: prevenzione essenziale nella lotta alla corruzione
“La Convenzione di Mèrida, adottata vent’anni fa dalle Nazioni Uniti come strumento anticorruzione universale legalmente vincolante, costituisce un passaggio essenziale nella lotta alla corruzione, puntando in maniera decisa sulla prevenzione. L’Italia ha ratificato nel 2009 la Convenzione del 2003, e da lì è poi nata la Legge Severino che ha portato alla costituzione dell’Anac, l’Autorità nazionale italiana Anticorruzione”. Così il Presidente dell’Autorità Giuseppe Busia è intervenuto stamane 16 febbraio 2023 al convegno organizzato dall’Università di Pisa “La Convenzione di Merida compie vent’anni”.
“Purtroppo la lotta alla corruzione è più sentita a livello internazionale che nazionale”, ha affermato. “Pensiamo a come la Presidente della commissione europea Ursula von der Leyen abbia chiaramente sottoposto l’accesso ai fondi Ue all’adozione di misure anticorruzione, per esempio in Ungheria. O pensiamo al Presidente Biden che ha dichiarato che la lotta alla corruzione è essenziale per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti”.
Busia ha ricordato, poi, come l’investimento in lotta alla corruzione conviene al Paese che lo adotta. Non solo perché fa risparmiare risorse, ma anche perché ne accresce la credibilità internazionale, e ne fa attrarre investimenti. “I fondi del Pnrr aumentano notevolmente i rischi di corruzione in Italia”, ha aggiunto Busia. “Spendere così tanti soldi in così breve tempo, rende obbligatoria un’attenzione rafforzata. E come attuarla? Attraverso le nuove armi della digitalizzazione, che consentono un efficientamento della Pubblica amministrazione, il risparmio di tempo e denari, e un controllo più facile dell’intera filiera dell’appalto, dalla sua ideazione al momento finale del collaudo e della consegna dell’opera. Questo va unito alla spinta per una maggiore competenza all’interno della Pubblica amministrazione, una preparazione appropriata e una capacità di organizzazione efficiente”.
“La democrazia di un Paese – ha concluso il Presidente dell’Anac Busia - si tutela grazie ad una profonda e diffusa cultura dell’anticorruzione, che veda partecipi tutti i soggetti: società civile, istituzioni, singoli, imprese”.
Il trattato di Mèrida richiama il necessario sforzo da parte degli Stati di combattere uniti e compatti il fenomeno della corruzione. Poiché diffuso su larga scala a livello transnazionale, la Convenzione ha richiesto la collaborazione di tutti gli stati. Il trattato internazionale conta 71 articoli, ed è stato adottato dall’Assemblea Generale con risoluzione 58/4 nel 2003, entrando in vigore nel dicembre 2005. Tra le misure prescritte dalla Convenzione di Merida, merita sottolineare per importanza l’utilizzo di misure preventive (un intero capitolo della Convenzione è dedicato alla prevenzione, con misure dirette sia al settore pubblico che a quello privato); la cooperazione internazionale (la Convenzione obbliga gli Stati a fornire forme specifiche di assistenza reciproca); l’assistenza tecnica e scambio di informazioni fra Stati, con disposizioni che includono la formazione e l’assistenza tecnica, l’analisi di informazioni riguardanti la corruzione, la cooperazione per la lotta alla corruzione favorendo al contempo lo sviluppo economico.
Ultimo aggiornamento 16/02/2023, 12:16
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Il presidente Anac Giuseppe Busia interviene al convegno all'Università di Pisa