“Tecnologie digitali alleate nella lotta alla corruzione”. Busia in India al G20 Anticorruzione
Date:
01 marzo 2023 -

“Tecnologie digitali alleate nella lotta alla corruzione”. Busia in India al G20 Anticorruzione
“Le tecnologie digitali rappresentano un potente alleato nella promozione della trasparenza, integrità e responsabilità e per favorire l'impegno civico nella prevenzione della corruzione, grazie alle opportunità che offrono per migliorare l'accessibilità delle informazioni, facilitare la partecipazione dei cittadini e connettere le persone”. E’ quanto ha detto il Presidente di Anac Giuseppe Busia oggi al primo Meeting annuale del G20 Anticorruzione in programma dall’1 al 4 marzo a Gurugram, New Delhi, in India.
Al G20, che si tiene sotto la presidenza indiana, è stata affidata la copresidenza all’Italia.
“La disponibilità di enormi quantità di dati e il basso costo per analizzarli ha favorito lo sviluppo di una governance basata su dati ed evidenze”, ha spiegato il Presidente Busìa. “L'Autorità nazionale anticorruzione italiana, che ho l'onore di presiedere, ha il compito di operare nella prevenzione della corruzione. Il legislatore italiano ha deciso di concentrare in un'unica Autorità Indipendente le funzioni di vigilanza e regolamentazione riguardanti non solo la prevenzione della corruzione e la promozione della trasparenza, ma anche gli appalti pubblici. È stata una buona scelta, considerando l'enorme quantità di fondi in gioco nel settore degli appalti pubblici e i relativi potenziali rischi di corruzione. Da più di vent'anni la nostra Autorità considera la digitalizzazione come la leva più potente per attuare la propria missione e per coinvolgere altri soggetti nella lotta alla corruzione.
Le tecnologie digitali e i big data offrono nuovi strumenti per promuovere allo stesso tempo trasparenza, semplificazione e compliance. Abbiamo acquisito questa consapevolezza in particolare attraverso la nostra esperienza nella regolamentazione del settore degli appalti pubblici, dove abbiamo sfruttato la regolamentazione basata sui dati, attraverso la Banca dati nazionale dei contratti pubblici. Questa raccoglie e integra i dati relativi a tutto il ciclo di vita dei contratti pubblici. A partire dal 2020, l'intero set di informazioni sugli appalti pubblici contenute nel Banca Dati è disponibile in Open Data.
La disponibilità e la trasparenza dei dati sugli appalti pubblici, ma più in generale sulla spesa pubblica, consente un approccio inclusivo alla prevenzione della corruzione.
Per aiutare i cittadini a valorizzare questo patrimonio, Anac ha messo a disposizione un cruscotto di analisi self-service per l'accesso guidato agli open data degli appalti pubblici e un Portale con un set di indicatori di rischio corruzione”.
“L’Autorità – ha continuato il Presidente Busìa - sta lavorando per integrare il maggior numero possibile di fonti di dati, per progettare metodologie per il calcolo e la validazione degli indicatori di rischio di corruzione. Finora, sono stati sviluppati e calcolati 17 indicatori di rischio che utilizzano dati relativi agli appalti pubblici e 50 indicatori di contesto che utilizzano dati relativi a criminalità, ambiente, mercato del lavoro, capitale sociale, economia locale. I risultati del progetto sono organizzati in uno specifico portale web, con dati, informazioni, bibliografie, infografiche, materiali media legati al tema della misurazione del rischio di corruzione. Il cuore del portale è la sezione relativa ai cruscotti per il rilascio dei dataset e degli indicatori di rischio corruzione. L'identificazione di questi indicatori è fondamentale per facilitare l'individuazione delle aree più esposte alla corruzione e l'attuazione di misure preventive e di contrasto".
"Tra gli altri progetti di digitalizzazione - ha aggiunto - Anac sta lavorando allo sviluppo di altri due importanti strumenti: il primo è la Piattaforma nazionale per la trasparenza, ovvero una piattaforma innovativa e intelligente che sarà uno “sportello unico” per promuovere politiche e pratiche di trasparenza e integrità nel settore pubblico, volte sia a semplificare gli obblighi di trasparenza sia a migliorare la partecipazione degli stakeholder. Il secondo è il fascicolo virtuale dell’operatore economico, potente strumento per garantire il principio del rilascio dei dati una tantum per la partecipazione a gare pubbliche. Mi limito, infine, a citare un progetto coordinato dall'Anac nell'ambito della Rete delle Autorità per la Prevenzione della Corruzione, finalizzato alla realizzazione di un Compendio di buone pratiche dal titolo “Utilizzare strumenti e tecnologie innovative per prevenire e rilevare la corruzione. Questo Compendio rappresenta un'importante opportunità per promuovere un ulteriore dibattito pubblico sull'uso degli strumenti ICT per combattere la corruzione e per incoraggiare la diffusione di buone pratiche e lezioni apprese in ambito internazionale. Gli esempi pratici riportati nel compendio possono essere riassunti in espressioni come “anticorruzione intelligente”, oppure “anticorruzione 2.0”.
"Voglio concludere sottolineando che la digitalizzazione dei processi e dei servizi è certamente una condizione sine qua non per i prossimi anni, ma questa va intesa non solo come trasposizione di modelli analogici in modelli digitali, ma anche come spinta verso l'innovazione come "punto di svolta". Per questo, dobbiamo ricordare che il cuore della sfida dell'innovazione non è solo trovare soluzioni tecnologiche, né è una semplice questione di hardware o software. L'elemento più importante, la chiave del successo nella prevenzione della corruzione e nella promozione della trasparenza, sono le idee, i modelli e gli approcci che si ispirano all'ICT e le persone dietro quelle idee che sono in grado di metterle in pratica”.
“Digital technologies allied in the fight against corruption”. President Busia in India at the G20 Anti-Corruption Meeting
“Digital technologies represent a powerful ally in the promotion of transparency, integrity and accountability, and to foster civic engagement in the prevention of corruption, thanks to the opportunities they offer to enhance the accessibility of information, to facilitate the participation of citizens and to connect people”. This is what the President of Anac Giuseppe Busia said today at the first annual meeting of the G20 Anticorruption scheduled from 1 to 4 March in Gurugram, New Delhi, India. At the G20, held under the Indian presidency, Italy was entrusted with the vice-presidency.
“The availability of huge quantities of data and the low cost to analyze them has promoted the development of data and evidence based governance. The Italian National Anti-Corruption Authority, that I have the honor of presiding, is in charge of operating in prevention of corruption. The Italian legislator decided to concentrate in a single Independent Authority the supervisory and regulatory functions concerning not only prevention of corruption and promotion of transparency, but also public procurement
It was a good choice, considering the huge amount of funds at stake in the public procurement sector and the related potential risks of corruption. From more than twenty years our Authority has considered digitalization as the most powerful lever to implement its mission and to involve other stakeholders in the fight against corruption. Digital technologies and big data offer new tools to promote transparency, simplification and compliance at the same time. We have gained this awareness in particular through our experience in the regulation of public procurement sector, where we exploited data-driven regulation, though the National Data Base of Public Contracts. The Data Base collects and integrates data concerning the all life cycle of public contracts. Starting from 2020, the whole set of information on public procurement contained is available in Open Data. The availability and transparency of public procurement data, but more in general, about public spending, allows an inclusive approach to the prevention of corruption".
"To help citizens to exploit this asset, ANAC made available a self-service analysis dashboard for guided access to public procurement open data, and a Portal with a set of corruption risk indicators. ANAC is working to integrate as many data sources as possible, to design methodologies for calculation and validation of corruption risk indicators.
So far, have been developed and calculated 17 risk indicators using data related public procurement and 50 context indicator using data related to criminality, environment, labor market, social capital, local economy. The results of the project are organized in a specific web portal, with data, information, bibliographies, infographics, media materials related to the topic of corruption risk measurement. The core of the portal is the section related to the dashboards to release datasets and corruption risk indicators. The identification of these indicators is crucial to facilitate the identification of the areas more exposed to corruption and the implementation of preventive and law enforcement measures".
"Among other digitalization projects, ANAC is working to developing two other important instruments: The National Platform for transparency, that is an innovative and smart platform that will be a “one-stop shop” to foster transparency and integrity policies and practices in the public sector, aimed at both simplifying transparency obligations and improving the participation of stakeholders. The Virtual company dossier is a powerful tool to guarantee the once-only principle of data release for the participation to public tenders.
Finally, let me only mention a project coordinated by ANAC in the context of the Network of Corruption Prevention Authorities (NCPA) aimed at producing a Compendium of good practices entitled “Using innovative tools and technologies to prevent and detect corruption. This Compendium represents an important opportunity to promote further public debate on the use of ICT tools to fight corruption, and to encourage the spread of good practices and lessons learned in the international arena. The practical examples given in the compendium can be summed up in expressions such as "smart anticorruption ", or "anticorruption 2.0".
"I want to conclude underling that digitalization of processes and services is of course a sine qua non condition for the coming years, but this has to be interpreted not merely as the transposition of analogic models into digital models, but also a push towards innovation as a “game changer”. For this reason, we must remember that the core of the innovation challenge is not only in finding technological solutions, nor it is a simple matter of hardware or software. The most important element, the key to success in preventing corruption and fostering transparency, are the ideas, the models, and the approaches that are inspired by ICT and the people behind those ideas who are able to put them into practice”.
Ultimo aggiornamento 01/03/2023, 16:02
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Intervento del presidente Anac al primo meeting del gruppo Acwg a Gurugram