La Rete autorità europee per integrità e whistleblowing si rafforza, ok a Statuto e governance
Date:
24 marzo 2023 -
La Rete autorità europee per integrità e whistleblowing si rafforza: parliamo con una voce sola
Coordinare gli sforzi per il rafforzamento della protezione dei whistleblowers attraverso lo scambio di conoscenze e pratiche; unire le forze e, quando necessario, parlare con una sola voce; collaborare come interlocutore chiave con istituzioni pubbliche e organizzazioni private europee e internazionali. Sono gli obiettivi del Network of European Integrity and Whistleblowing Authorities (Neiwa) fissati nella dichiarazione di Roma approvata al termine dell’ottava assemblea della Rete che riunisce le autorità europee per l’integrità e il whistleblowing svoltasi il 23 e 24 marzo a palazzo Sciarra, sede dell’Autorità nazionale Anticorruzione.
Il Network, nato nel maggio 2019, è attualmente composto da 34 autorità in rappresentanza di 25 stati membri dell’Ue: l’assemblea romana è stata l’occasione per approvare uno Statuto e una governance formale che vede Laura Valli, componente del consiglio Anac, presidente e vicepresidente Zuzana Dlugosova, membro del Whistleblower protection office slovacco.
La Dichiarazione di Roma
“Con l'istituzione di un consiglio formale e la convalida della Costituzione, NEIWA compie un passo importante verso il futuro”, si legge nella dichiarazione di Roma approvata al termine dell’assemblea.
All'Assemblea Generale di Roma è stato fatto il punto sullo stato attuale di attuazione della Direttiva UE 1937/2019 nei diversi Stati membri (18 su 27 l’hanno recepita) e i membri si sono confrontati sulle leggi nazionali approvate finora.
“I membri di NEIWA – si legge nella dichiarazione di Roma - invitano i legislatori e tutti coloro che sono coinvolti nel processo di attuazione della direttiva a: garantire che tutte le persone segnalanti possano beneficiare di un effettivo sostegno legale, psicologico e finanziario durante la segnalazione; prevedere per legge il divieto di ritorsioni e garantire una protezione sufficiente delle persone segnalanti da ritorsioni, dirette o indirette, mediante sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive; rendere più efficace il supporto e la protezione degli informatori, e ampliare il campo di applicazione dello spirito della direttiva nel diritto nazionale. chiave con istituzioni pubbliche e organizzazioni private europee e internazionali”.
La dichiarazione di Busia
“Siamo molto lieti di aver ospitato l’assemblea di Neiwa – ha detto il presidente Anac Giuseppe Busia - perché occorre valorizzare la figura del whistleblower. L’Italia ha appena recepito la direttiva Ue, è un impegno che Anac assume di fronte alle istituzioni italiane ed europee. Dobbiamo valorizzare queste sentinelle, queste persone che non si girano dall’altra parte e lavorano per il bene della collettività. Spetta a noi collaborare con le istituzioni italiane ed europee”.
La dichiarazione di Laura Valli
La neo presidente di Neiwa, Laura Valli, ripercorre le tappe che hanno portato fino a oggi: “Neiwa è un network nato in modo spontaneo assolutamente informale nel 2019 dall’iniziativa di otto paesi europei tra cui l’Italia ed è diventato oggi un’importante rete cui partecipano 25 paesi europei per discutere come si può implementare la direttiva europea sul whistlebllowing nei diversi stati membri rispettandone al massimo non solo la lettera ma lo spirito. È stato fatto un lavoro importante di scambio di informazioni anche se abbiamo autorità diverse in ogni paese. Dopo 4 anni di lavoro informale, abbiamo deciso di darci una struttura e approvare una costituzione. Vogliamo diventare un soggetto riconosciuto e ascoltato a livello europeo e all’interno ognuno del proprio paese. Vogliamo diventare un interlocutore per i governi e per le organizzazioni della società civile".
"L’ottava assemblea - ha aggiunto - è stata importante anche per Anac perché abbiamo avuto l’onore di avere la presidenza. È un riconoscimento enorme per ciò che abbiamo fatto sul whistleblowing: abbiamo una grande esperienza che stiamo comunicando ad altri paese e ne siamo orgogliosi. Questo ci spinge a fare sempre meglio e a condividere le buone pratiche”.
Leggi la Dichiarazione di Roma
Documentazione
Ultimo aggiornamento 30/03/2023, 10:49
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