Inconferibilità e incompatibilità incarichi pubblici - d.lgs 39/2013
Sezione dedicata alla materia dell’inconferibilità e incompatibilità di incarichi ai sensi del d.lgs. 39/2013 presso le pubbliche amministrazioni, enti pubblici ed enti privati in controllo pubblico. Aggiornata al 19 dicembre 2025
Inconferibilità e incompatibilità degli incarichi pubblici - d.lgs. n. 39 del 2013
La sezione raccoglie una serie di strumenti tecnico-operativi ad ausilio di amministrazioni ed enti sulla disciplina dell’inconferibilità e incompatibilità degli incarichi pubblici prevista dal d.lgs. n. 39/2013, al fine di coadiuvarli nelle verifiche di loro competenza ed aumentare la compliance alla normativa di riferimento
A chi è dedicato?
Questa sezione è rivolta a:
-
Amministrazioni pubbliche ed enti pubblici;
-
Enti di diritto privato in controllo pubblico;
-
Responsabili della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) presso gli stessi enti;
-
Cittadini che intendono assumere incarichi presso amministrazioni, enti pubblici o enti di diritto privato in controllo pubblico.
Cittadini
Amministrazioni Pubbliche
Inconferibilità
L’inconferibilità è una condizione che comporta il divieto, permanente o temporaneo, di conferire determinati incarichi pubblici ad un certo soggetto in ragione di situazioni personali e/o lavorative pregresse (es: precedenti funzioni svolte dal soggetto) individuate tipicamente dalla legge come cause ostative. Tale divieto è volto a prevenire conflitti di interessi e ad assicurare l’imparzialità e il buon andamento dell’azione amministrativa.
Di seguito sono disponibili per la consultazione pareri, delibere e massime dell’ANAC in materia di inconferibilità, suddivisi per articolo di riferimento:
Incompatibilità
L’incompatibilità è una condizione che impone al titolare di un incarico pubblico di scegliere, entro quindici giorni, tra la permanenza nello stesso e lo svolgimento di altre funzioni ritenute incompatibili con il primo.
Di seguito sono disponibili per la consultazione pareri, delibere e massime dell’ANAC in materia di incompatibilità, suddivisi per articolo di riferimento:
Disposizioni comuni
Disposizioni trasversali del d.lgs. 39/2013 riferibili sia all’inconferibilità che all'incompatibilità
RPCT
Supportiamo gli RPCT di amministrazioni ed enti pubblici nella corretta applicazione della normativa di riferimento e nella corretta organizzazione delle procedure di conferimento e verifica sulle stesse secondo il d.lgs. n. 39 del 2013.
I RPCT possono valersi degli strumenti messi a disposizione per presentare una richiesta di parere o una segnalazione all’ANAC ovvero per predisporre i moduli dichiarativi secondo l’art. 20 del d.lgs. n. 39 del 2013 da sottoporre al soggetto interessato, tenuto conto della natura giuridica dell’ente di riferimento.
Cittadini
Aiutiamo i cittadini interessati a comprendere le regole disciplinanti l’assunzione di incarichi di responsabilità amministrativa secondo il d.lgs. n. 39 del 2013.
I cittadini possono segnalare all’ANAC, tramite l’apposito modulo, eventuali violazioni della normativa di cui siano a conoscenza.
Materiale utile
Documenti utili per orientarsi nello studio e nell’applicazione della normativa:
- Testo aggiornato del D.lgs. 39/2013
- Nuova delibera di carattere generale
- PNA 2025 (in corso di approvazione)
- Allegato 1 al PNA 2025 - Schemi esplicativi per una corretta applicazione delle disposizioni di cui al decreto legislativo dell’8 marzo 2013 n. 39 (in corso di approvazione)
- Atto di segnalazione n. 3 del 23 luglio 2025
In materia di applicabilità delle disposizioni del decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39, recante “Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell'articolo 1, commi 49 e 50, della legge n. 190 del 2012”. Approvato dal Consiglio dell’Autorità con delibera n. 309 del luglio 2025
- Atto di segnalazione n. 2 del 26 marzo 2025
In materia di modifica della fattispecie di inconferibilità di cui all’articolo 7 del decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39, recante “Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell'articolo 1, commi 49 e 50, della legge n. 190 del 2012”, alla luce della legge 21 febbraio 2025, n. 15 con la quale è stato convertito, con modificazioni, il decreto-legge 27 dicembre 2024, n. 202. Approvato dal Consiglio dell’Autorità con delibera n. 132 del 26 marzo 2025
- Atto di Segnalazione n. 2 del 10 luglio 2024
In materia di modifica della fattispecie di inconferibilità di cui all’articolo 7 del decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39, recante “Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell'articolo 1, commi 49 e 50, della legge n. 190 del 2012”, alla luce della sentenza della Corte Costituzionale n. 98/2024. Approvato dal Consiglio dell’Autorità con delibera n. 354 del 10 luglio 2024
- Atto di segnalazione n. 3 del 07 febbraio 2019
Concernente la previsione di una causa di esclusione dell’applicazione della disciplina sulle inconferibilità di cui all’articolo 8 del d.lgs. 8 aprile 2013, n. 39
- Atto di segnalazione n. 1 del 18 gennaio 2017
Ulteriori proposte di modifica del d.lgs. 8 aprile 2013, n. 39 «Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell’art. 1 commi 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190». Approvato dal Consiglio dell’Autorità con delibera n. 24 del 18 gennaio 2017
- Atto di segnalazione n. 6 del 23 settembre 2015 - rif.
Proposte di modifica alla disciplina in tema di inconferibilità di incarichi “amministrativi”, per condanna penale, contenuta nel d.lgs. n. 235/2012 e le antinomie rispetto alle previsioni in tema di inconferibilità, per condanna penale, previste dal d.lgs. n. 39/2013
- Atto di segnalazione n. 5 del 09 settembre 2015 - rif.
Proposte di modifica alla disciplina in materia di accertamento e sanzioni contenuta nel capo VII del d.lgs. 8 aprile 2013, n. 39 (“Disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell'articolo 1, commi 49 e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190”)
- Atto di segnalazione n. 4 del 10 giugno 2015 - rif.
Proposte di modifica, correzione e integrazione della normativa vigente in materia di inconferibilità e incompatibilità degli incarichi amministrativi.
La sezione raccoglie una selezione di massime tratte dalle sentenze in materia di inconferibilità e incompatibilità degli incarichi pubblici di cui al d.lgs. n. 39 del 2013, offrendo una sintesi delle principali interpretazioni giurisprudenziali e dei principi applicabili.
Massime classificate per articolo del D.lgs. n. 39/2013
- Art. 1 – D.Lgs. n. 39/2013
Tar Lazio, Roma, Sez. Prima Quater, n. 11967 del 18.06.2025 (appello pendente)
Art. 1, c. 2 lett. d) – Art. 4, c. 1 lett. b) d.lgs. 39/2013 - Norme Costituzione – Delega legislativa – Inconferibilità di incarichi – Questione di legittimità.
Non è fondata la questione di legittimità costituzionale degli artt. 1, comma 2, lett. d), punto 1, e 4, comma 1, lett. b), d.lgs. n. 39/2013, rispetto agli artt. 3 e 76 Cost., poiché le disposizioni si pongono in continuità con i criteri direttivi della legge delega n. 190/2012, ricomprendendo legittimamente tra gli enti “sottoposti a controllo” anche quelli “regolati” dall’amministrazione conferente.
Tar Lazio, Roma, Sez. Terza Quater, n. 16106 del 05.09.2024
Art. 1, c. 1 lett. j) d.lgs. 39/2013 -
Incompatibilità – ASL – Dirigenti tecnici – Incarichi dirigenziali interni.
Gli incarichi dirigenziali nelle ASL, ivi compresi quelli di struttura semplice dipartimentale (UOSD), rientrano tra gli incarichi dirigenziali interni di cui all’art. 1, co. 1, lett. j), d.lgs. n. 39/2013, in quanto comportano l’esercizio di funzioni di amministrazione e gestione, con autonomia di spesa, gestione di risorse umane e adozione di provvedimenti.
Consiglio di Stato, sentenza n. 10215 del 19.12.2024 (ricorso per revocazione pendente)
Art. 1, co. 2, lett. l) – Art. 11, co. 3, lett. c), d.lgs. 39/2013 -
Incompatibilità – Amministratore di ente pubblico di livello provinciale – Presidente CCIAA.
Il Presidente di CCIAA rientra nella nozione di amministratore di ente pubblico ex art. 1, co. 2, lett. l), d.lgs. n. 39/2013, in quanto titolare non solo di funzioni di rappresentanza e indirizzo politico, ma anche di poteri di amministrazione attiva (tra cui l’effettuazione di spese per beni, servizi e attività di rappresentanza tramite carte di credito intestate all’ente e l’adozione di provvedimenti esecutivi ex l. n. 580/1993). Ne consegue l’incompatibilità con la carica di componente di organi di indirizzo di enti di diritto privato in controllo pubblico ai sensi dell’art. 11, co. 3, lett. c), d.lgs. n. 39/2013.
- ART. 3 – D.Lgs. n. 39/2013
Tar Lazio, Roma, Sez. Prima, sentenza del 26.02.2020 n. 2523
Art. 3 del d.lgs. n. 39/2013 - Inconferibilità – ANAC – Decorrenza.
Il periodo di inconferibilità è unico ed è quello la cui decorrenza va riferita all’amministrazione di appartenenza, tanto che, nel caso in cui il dipendente, durante il periodo di inconferibilità così individuato, passi a vario titolo da un’amministrazione ad un’altra, l’amministrazione “ricevente” ne deve essere informata sia dal dipendente, sia dall’amministrazione precedente, specie se il periodo di inconferibilità non risulta ancora decorso.
- ART. 4 – D.Lgs. n. 39/2013
Tar Lazio, Roma, Sez. Prima Quater, n. 11967 del 18.06.2025 (appello pendente)
Art. 1, c. 2 lett. d) – Art. 4, c. 1 lett. b) d.lgs. 39/2013 - Norme Costituzione – Delega legislativa – Inconferibilità di incarichi – Questione di legittimità.
Non è fondata la questione di legittimità costituzionale degli artt. 1, comma 2, lett. d), punto 1, e 4, comma 1, lett. b), d.lgs. n. 39/2013, rispetto agli artt. 3 e 76 Cost., poiché le disposizioni si pongono in continuità con i criteri direttivi della legge delega n. 190/2012, ricomprendendo legittimamente tra gli enti “sottoposti a controllo” anche quelli “regolati” dall’amministrazione conferente.
Tar Lazio, Roma, Sez. Prima, sentenza del 30.06.2020 n.7292
Art. 4 D.lgs. 39/2013 - Inconferibilità – ANAC – Tassatività dei presupposti.
L’articolo 4 del D.lgs. 39/2013 non può essere interpretato come norma generale a presidio del conflitto di interessi, limitandosi a disciplinare il caso, ivi tipizzato, del conferimento di incarico da parte di una amministrazione o ente che regola o finanzia l’ente in cui il destinatario ha svolto un incarico nel biennio precedente. È precluso all’ANAC di intervenire in fattispecie in cui l’ipotetico conflitto di interessi non sussista nel momento genetico del rapporto, ma sopraggiunga nella fase funzionale.
- ART. 5 D.Lgs. n. 39/2013
Tar Lazio, Roma, Sez. Terza Quater, n. 16106 del 05.09.2024
Art. 5 d.lgs. 39/2013 - Incompatibilità – Dirigenti sanitari apicali – Dirigenti tecnici.
L’art. 5 d.lgs. n. 39/2013, che prevede ipotesi di incompatibilità limitate alle sole figure apicali (Direttore generale, sanitario e amministrativo), si riferisce esclusivamente ai dirigenti sanitari. Restano assoggettati alla regola generale dell’art. 12 del decreto i dirigenti tecnici con funzioni di amministrazione e gestione, in quanto le rispettive funzioni non sono omogenee e giustificano la diversità di disciplina.
- ART. 7 - D.Lgs. n. 39/2013
Tar Lazio, Sez. Prima Quater, sentenza del 31.10.2025 n.19165
Art. 7, comma 2 lett. C) del d.lgs. 39/2013 - Inconferibilità – ANAC.
Sono inconferibili ai sensi dell’art. 7, comma 2 lett. C) d.lgs. 39/2013 quegli incarichi di “amministratore di ente pubblico di livello provinciale o comunale” che importino in concreto, alla luce della concreta e effettiva organizzazione dello specifico ente pubblico – individualmente o nell’ambito di un organo collegiale – l’assunzione di funzioni amministrativo-gestionali, ovvero funzioni che, per definizione, nel sistema delle amministrazioni pubbliche, sono distinte dalla funzione di indirizzo politico-amministrativo e devono essere esercitate in maniera imparziale.
Tar Lazio, Roma, Sez. I quater, sentenza del 13.10.2022, n. 13056, 13057 e 13058 (confermate da Cons. Stato, Sez. V, del 21.08.2023, n. 7869, n. 7868 e n. 7864)
Art. 7, c. 2 lett. d) d.lgs. 39/2013 - Inconferibilità – Ente locale – Controllo di fatto su società partecipata – Nomina di ex amministratore locale in società di secondo livello – Rinnovo dell’incarico.
Ricorre l’inconferibilità ex art. 7, co. 2, lett. d), d.lgs. n. 39/2013 quando un ente locale eserciti un controllo di fatto su una società partecipata che procede alla nomina dell’amministratore in una società di secondo livello, ove l’incarico sia conferito ad un ex amministratore dell’ente locale. La conseguente nullità ex art. 17 si estende anche al rinnovo senza soluzione di continuità, da considerarsi mera prosecuzione dell’incarico originario.
Tar Lazio, Roma, Sez. I, sentenza del 25.11.2021, n. 12156 (Sentenza confermata con diversa motivazione da Cons. Stato, Sez. V, sentenza del 09.02.2023, n. 1448)
Art. 7, co. 2, lett. d), d.lgs. 39/2013 - Inconferibilità – Amministratori locali – Nomina a presidente di società in house – Delibera assembleare.
È inconferibile ex art. 7, co. 2, lett. d), d.lgs. n. 39/2013 l’incarico di presidente del Consiglio di amministrazione di una società in house conferito ad un sindaco, quando la nomina derivi da delibera assembleare dell’ente socio e non da previsione legislativa o statutaria (non trovando applicazione, nel caso di specie, l’art. 67 TUEL, che riguarda solo cariche attribuite ex lege presso consorzi, aziende ed enti dipendenti).
- ART. 11 – D.Lgs. n. 39/2013
Tar Lazio, Roma, Sez. I quater, sentenza n. 8171 del 24.04.2024
Art. 11, c. 3 d.lgs. 39/2013 - Incompatibilità – Amministratore di ente pubblico di livello provinciale – Presidente CCIAA.
È illegittima la delibera ANAC che, nell’applicare l’art. 11, co. 3, d.lgs. n. 39/2013, qualifichi il Presidente di CCIAA come “amministratore di ente pubblico di livello provinciale”, in assenza di concreti poteri gestionali attribuiti dallo Statuto.
- Art. 12 – D.Lgs. n. 39/2013
Tar Lazio, Roma, Sez. Terza Quater, n. 16106 del 05.09.2024
Art. 12, co. 3, lett. b), d.lgs. n. 39/2013 - Norme Costituzione – Questione di legittimità.
Non è fondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 12, co. 3, lett. b), d.lgs. n. 39/2013, per asserito contrasto con l’art. 5 dello stesso decreto e con l’art. 3 Cost., poiché la diversa disciplina dei dirigenti tecnici rispetto ai dirigenti sanitari si giustifica per la diversità sostanziale delle rispettive funzioni.
- ART. 15 – D.Lgs. n. 39/2013
Tar Lazio, Roma, Sez. I stralcio, n. 1382 del 24.01.2024
Art. 15 d.lgs. 39/2016 - Improcedibilità – Sopravvenuta carenza di interesse – Inconferibilità – ANAC – RPCT
È improcedibile il ricorso avverso la delibera ANAC che accerti l’inconferibilità dell’incarico di amministratore unico di società in controllo pubblico, qualora il RPCT abbia successivamente archiviato il procedimento confermando la nomina e l’Autorità non abbia adottato ulteriori determinazioni né sollecitato il riesame, con la conseguenza che l’atto del RPCT risulti prevalente e assorbente rispetto alla delibera dell’ANAC
- ART. 16 – D.Lgs. n. 39/2013
Tar Lazio, Roma, Sez. Prima Quater, n. 11967 del 18.06.2025 (appello pendente)
Art. 16 d.lgs. 39/2013 - ANAC – Poteri di vigilanza – Rapporto con RPCT – Distinzione delle fattispecie esaminate.
Non sussiste ingerenza dell’ANAC nelle competenze del RPCT quando l’Autorità, ai sensi dell’art. 16 d.lgs. n. 39/2013, pur riferendosi al medesimo incarico già valutato dal RPCT, accerti l’inconferibilità sulla base di ulteriori ruoli e cariche societarie dell’interessato non considerati dal responsabile, all’esito di autonoma istruttoria.
Art. 16 d.lgs. 39/2013 – Poteri di vigilanza ANAC - Inconferibilità – Cessazione dell’incarico – Persistenza del potere di accertamento dell’ANAC.
La cessazione dell’incarico non priva l’ANAC del potere di accertare l’illegittimità del conferimento, atteso che la dichiarazione di inconferibilità comporta effetti permanenti quali la nullità dell’atto, l’inefficacia degli atti adottati, la ripetizione dei compensi percepiti e la responsabilità dell’organo conferente.
Art. 16 d.lgs. 39/2013 – Poteri di vigilanza ANAC - Procedimento ANAC – Termini regolamentari – natura giuridica.
Il termine di 60 giorni previsto dal Regolamento ANAC per l’avvio del procedimento a seguito di segnalazione ha natura ordinatoria e non perentoria, sicché il mancato rispetto non determina la decadenza dal potere di vigilanza, trattandosi di procedimento di accertamento e non sanzionatorio.
Tar Lazio, Roma, Sez. I stralcio, n. 1382 del 24.01.2024
Art. 16 d.lgs. 39/2016 - Improcedibilità – Sopravvenuta carenza di interesse – Inconferibilità – ANAC – RPCT
È improcedibile il ricorso avverso la delibera ANAC che accerti l’inconferibilità dell’incarico di amministratore unico di società in controllo pubblico, qualora il RPCT abbia successivamente archiviato il procedimento confermando la nomina e l’Autorità non abbia adottato ulteriori determinazioni né sollecitato il riesame, con la conseguenza che l’atto del RPCT risulti prevalente e assorbente rispetto alla delibera dell’ANAC.
Tar Lazio, Roma, Sez. Terza Quater, n. 16106 del 05.09.2024
Art.16, co. 1, d.lgs. n. 39/2013 – Vigilanza ANAC – Natura giuridica – Impugnabilità
Gli atti adottati dall’ANAC, nell’esercizio del potere di vigilanza ex art. 16, co. 1, d.lgs. n. 39/2013, non hanno natura di mero parere consultivo, ma si configurano come accertamenti costitutivi di inconferibilità o incompatibilità, dotati di efficacia vincolante per l’amministrazione e di immediata lesività e conseguente impugnabilità dinanzi al giudice amministrativo.
Tar Abruzzo, Pescara, Sez. I, n. 229 del 5.06.2023 (confermata da CdS, n. 5758-24)
Art. 16 d.lgs. 39/2013 - Inconferibilità – Riparto competenze tra ANAC e RPCT
Una volta che l’ANAC abbia accertato la nullità dell’incarico conferito in violazione del d.lgs. n. 39/2013, al RPCT compete lo svolgimento dell’attività procedimentale di scrutinio della colpevolezza dell’organo conferente – la sola di sua competenza – con specifico riguardo al profilo soggettivo (dolo o colpa, anche lieve), sulla base dei parametri e degli indici rivelatori indicati dall’Autorità.
Tar Lazio, Roma, Sez. I quater, sentenza del 15.02.2023 n. 2705
Art. 16 d.lgs. 39/2013 - Processo amministrativo – Delibera ANAC di inconferibilità - Legittimazione ad impugnare
Avverso la delibera con cui l’ANAC accerta l’inconferibilità e dichiara la nullità dell’incarico, la legittimazione ad agire spetta all’ente conferente, in persona del suo organo pro tempore, e non al singolo componente dell’organo stesso. Quest’ultimo è legittimato solo ad impugnare l’atto con cui il RPCT gli contesti la responsabilità soggettiva ed irroghi la sanzione interdittiva ex art. 18 d.lgs. n. 39/2013.
- ART. 17 – D.Lgs. n. 39/2013
Tar Lazio, Roma, Sez. I quater, sentenza del 13.10.2022, n. 13056, 13057 e 13058 (confermate da Cons. Stato, Sez. V, del 21.08.2023, n. 7869, n. 7868 e n. 7864)
Art. 17 d.lgs. 39/2013 – Art. 7, c. 2 lett. d) d.lgs. 39/2013 - Inconferibilità – Ente locale – Controllo di fatto su società partecipata – Nomina di ex amministratore locale in società di secondo livello – Rinnovo dell’incarico
Ricorre l’inconferibilità ex art. 7, co. 2, lett. d), d.lgs. n. 39/2013 quando un ente locale eserciti un controllo di fatto su una società partecipata che procede alla nomina dell’amministratore in una società di secondo livello, ove l’incarico sia conferito ad un ex amministratore dell’ente locale. La conseguente nullità ex art. 17 si estende anche al rinnovo senza soluzione di continuità, da considerarsi mera prosecuzione dell’incarico originario.
- ART. 18 – D.Lgs. n. 39/2013
Tar Lazio, Roma, Sez. I quater, sentenza del 15.02.2023 n. 2705
Art. 18 d.lgs. 39/2013 – Sanzioni - Processo amministrativo – Delibera ANAC di inconferibilità - Legittimazione ad impugnare.
Avverso la delibera con cui l’ANAC accerta l’inconferibilità e dichiara la nullità dell’incarico, la legittimazione ad agire spetta all’ente conferente, in persona del suo organo pro tempore, e non al singolo componente dell’organo stesso. Quest’ultimo è legittimato solo ad impugnare l’atto con cui il RPCT gli contesti la responsabilità soggettiva ed irroghi la sanzione interdittiva ex art. 18 d.lgs. n. 39/2013.
Consulta le pillole alla seguente pagina: Pillole Inconferibilità e incompatibilità incarichi pubblici - d.lgs 39/2013
FAQ
FAQ Vai alle FAQ
Consulta le FAQ sul tema
