Newsletter n. 9 del 13 dicembre 2021
Data:
13 dicembre 2021

Conflitto di interesse
Cari lettori,
ci siamo lasciati nell’ultima newsletter con un Focus sui “Prezzi di riferimento” elaborati dall’Anac, sia in ambito sanitario che negli altri settori, dal quale è emerso un dato rilevante circa l’importanza che riveste un’amministrazione condivisa, unitamente a quella della costruzione collettiva del bene comune, attraverso il coinvolgimento delle associazioni no profit nella lotta agli sprechi della spesa pubblica. Nella presente newsletter sarà affrontato un tema altrettanto rilevante, che si pone all’opinione pubblica in tutta la sua attualità e che riguarda talune situazioni sulle quali l’Autorità esercita funzioni di vigilanza e consultive, a presidio dell’imparzialità dell’azione amministrativa: l’inconferibilità, l’incompatibilità e i conflitti di interesse nell’assunzione degli incarichi nelle pubbliche amministrazioni. Attraverso una panoramica delle più significative delibere e pareri dell’Anac, verrà illustrato il punto sulla normativa di riferimento (Dlgs 39/2013) che, come più volte segnalato al Governo e al Parlamento, necessita, a causa delle riscontrate criticità in sede di interpretazione e di applicazione, di una revisione organica analoga a quella già effettuata dal legislatore in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza (Dlgs 97/2016). Saranno presenti all’interno della newsletter, una scheda sintetica sulle funzioni svolte dall’Autorità, dei case study e due interessanti working paper. In primo piano si evidenziano, la presentazione del video alla Commissione Europea, gruppo sull'eProcurement (EXEP) e il ruolo fondamentale svolto da Anac nell’ambito della rivoluzione digitale, nonché la sottoscrizione del protocollo di collaborazione con il Ministero della Transizione ecologica.
Valter Di Nino
(Stampa e Comunicazione)
Primo Piano
L'eProcurement in Italia
Questo il video presentato alla Commissione Europea, gruppo sull'eProcurement (EXEP), sui progressi conseguiti in Italia negli ultimi cinque anni per le gare elettroniche. Tra i soggetti in primo piano nella rivoluzione digitale l’Autorità Nazionale Anticorruzione.
Nel video anche brevi interviste al Direttore di Agid, Francesco Paorici, all'Amministratore Delegato Consip, Cristiano Cannarsa, al Presidente dell'Anac, Giuseppe Busia.
Appalti e rispetto dell’ambiente, firmato l’accordo con il Ministero della transizione ecologica
"Attraverso gli appalti pubblici, e le tipologie di contratti adottati, si possono determinare i cambiamenti ambientali del Paese”, ha affermato il Presidente Busia. “Occorre inserire nelle gare pubbliche criteri ecologici e di sostenibilità che portino ad un cambiamento della qualità della vita dei cittadini. L’accordo di collaborazione firmato favorisce l’adozione di clausole di sostenibilità ambientale negli acquisti pubblici e nella formulazione dei bandi delle gare. Inoltre stabilisce proficue attività di vigilanza nei casi di non adempimento”.
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Approfondimento
La disciplina del conflitto di interessi: un tassello importante,per neutralizzare l’impatto negativo sull’esercizio delle funzioni, delle commistioni tra interessi personali e la sfera pubblicistica
La funzione dell’Anac nell’ambito del conflitto di interessi, in assenza di una disciplina organica e di specifici poteri di intervento in materia, risulta di natura preminentemente collaborativa, svolgendosi in forma di ausilio all’operato degli RPCT di ciascun ente, tenuto conto che le singole amministrazioni restano sempre competenti ad effettuare, di volta in volta, il necessario accertamento degli elementi di fatto ricorrenti nei singoli casi concreti, al fine di prevenire, vigilare e risolvere gli eventuali conflitti di interessi che riguardano i propri funzionari. Molteplici, infatti sono le segnalazioni di presunte situazioni di conflitto di interessi di soggetti che rivestono funzioni pubbliche, che traggono origine da diversi fattori, tra cui lo svolgimento di una pluralità di incarichi da parte dello stesso soggetto e l’esistenza di legami parentali con altri soggetti che rivestono cariche o incarichi presso enti che hanno rapporti con le pubbliche amministrazioni.¹
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¹Fonte relazione al Parlamento, 18 giugno 2021
Case Studies
1° case study - Inconferibile l'incarico di dirigente ai condannati per associazione a delinquere
L’Autorità Anticorruzione ha ribadito di recente (decreto legislativo 39/2013, attuativo della legge Severino) che non possono essere attribuiti incarichi dirigenziali nelle pubbliche amministrazioni e in enti privati di controllo pubblico a quanti siano stati condannati, anche con sentenza non passata in giudicato, per reati contro la pubblica amministrazione.
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2° case study - Commissioni giudicatrici e di gara, gestione del conflitto di interessi: le indicazioni Anac
Con la delibera n. 25/2020, l’ANAC è intervenuta sul conflitto di interessi dei componenti di commissioni di concorso in ambito universitario, su cui si era pronunciata precedentemente con le delibere n. 209 del 1 marzo 2017 e n. 384 del 29 marzo 2017.Nell’ambito dello stesso atto si è provveduto a tracciare il quadro normativo e giurisprudenziale inerente il conflitto di interessi a carico dei componenti delle commissioni di gara per l'affidamento di contratti pubblici, nonché gli interventi dell’Autorità attraverso le Linee Guida n. 5 del 2016, recanti “Criteri di scelta dei commissari di gara e di iscrizione degli esperti nell’Albo nazionale obbligatorio dei componenti delle commissioni giudicatrici” e delle più recenti Linee Guida n. 15 del 2019, concernenti “l’Individuazione e la gestione dei conflitti di interesse nelle procedure di affidamento di contratti pubblici”.
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Scheda Smart@nac
Vigilanza imparzialità funzionari pubblici
Cosa facciamo
L’attività di vigilanza sulla imparzialità dei funzionari pubblici si esplica principalmente nell’ambito di due filoni:
a) la valutazione della legittimità delle nomine degli incarichi dirigenziali nell’ambito delle pubbliche amministrazion pubbliche amministrazioni, degli enti pubblici e degli enti privati in controllo pubblico, ai sensi del decreto legislati sensi del decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39;
b) la valutazione del corretto comportamento dei funzionari pubblici particolarmente nelle ipotesi di conflitto di interessi
Collana scientifica dell'Autorità
L’ANAC e la disciplina dei conflitti di interessi
Il primo working paper si propone di descrivere il quadro normativo relativo ai conflitti di interessi nello svolgimento degli incarichi amministrativi. Numerose fonti normative si dedicano al tema e si intersecano tra loro. Di conseguenza, il complesso apparato di misure di prevenzione e di rimedi non è privo di incongruenze o difficoltà applicative. L’Anac, in questo contesto, possiede un ruolo di grande importanza, vigilando sui conflitti di interessi, interpretando la normativa, nonché evidenziando i problemi e le criticità che contraddistinguono quest’ultima.
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La prassi dell’ANAC in materia di conflitto di interessi
Il secondo working paper si propone di analizzare la prassi dell’ANAC in materia di conflitti di interessi. Dopo l’analisi di alcuni profili comuni alle fattispecie di inconferibilità e di incompatibilità di cui al d.lg. n. 39 del 2013, lo studio approfondisce l’esame delle fattispecie stesse in relazione alle questioni interpretative di maggior rilievo messe in luce dall’ANAC mediante i propri atti di segnalazione, nonché attraverso le delibere inerenti ai casi concreti affrontati. Il lavoro rileva, poi, il contributo dell’ANAC in tema di conflitti di interessi disciplinati da fonti normative diverse dal d.lg. n. 39 del 2013 nonché di conflitti di interessi non disciplinati da alcuna fonte normativa (conflitti c.d. strutturali) in relazione ai quali l’Autorità non dispone di specifici poteri.
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Focus atti Anac - Gli altri provvedimenti di interesse recentemente adottati dall'Autorità:
Indagine Anac su appalti Anas in Emilia Romagna
Anas non può indire gare di appalti senza quantificare l’effettiva entità dei lavori previsti e senza indicare gli elementi progettuali necessari per partecipare alla gara. E’ quanto evidenzia l’Autorità Nazionale Anticorruzione al termine di un’indagine (Delibera n. 742 del 10 novembre 21, depositata il 18 novembre) riguardante i lavori di manutenzione ricorrente per il ripasso della segnaletica delle strade statali di competenza dell’Emilia Romagna (importo dell’appalto 1.100.000 euro). In sostanza, l’ente appaltante non può pagare a corpo un appalto di ripasso, senza specificare i metri lineari o quadrati da ripassare, senza aver trasmesso un computo o una perizia dalla quale si evincano effettivamente le misure. Perché in tal modo si favorisce l’impresa uscente che già conosce l’entità dei lavori, rispetto a nuovi concorrenti in un confronto di libero mercato, con offerte omogenee e complete.
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Whistleblower licenziato non tutelabile se non si tratta di ritorsione
Il dipendente pubblico che segnala presunte condotte illecite (whistleblower) e che viene licenziato per ragioni estranee alla segnalazione non è tutelabile. L’accertata assenza del carattere ritorsivo del trasferimento d’ufficio del dipendente, o del licenziamento successivo, fanno decadere ogni presupposto per comminare sanzioni nei confronti dell’amministrazione. E’ quanto ha stabilito Anac intervenendo in due distinti procedimenti, riguardanti due enti diversi, accomunati però dal medesimo principio: la segnalazione di illeciti non salvaguardia da trasferimenti d’ufficio, o da licenziamenti, se le ragioni sono estranee alla segnalazione e quindi vi è assenza di ritorsività.
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Rifornimento acqua potabile alle isole della Sicilia, emerse gravi anomalie e criticità
Nell’assegnazione del servizio di raccolta, trasporto e gestione dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani non va invitato l’operante uscente se si utilizza la procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando. Va, invece, sempre rispettato il principio di rotazione nell’affidamento degli incarichi. Lo ha ribadito l’Autorità Anticorruzione intervenendo in merito alla gestione dei rifiuti di un Comune del Sud Italia. Al fine di assicurare l’effettiva possibilità di partecipazione delle piccole e medie imprese, serve la rotazione degli inviti e degli affidamenti. Questo sia nei contratti pubblici sotto soglia, sia in quelli superiori alle soglie comunitarie.
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Comunicato
Prorogato al 31 gennaio 2022 il termine per la pubblicazione della Relazione degli Rpct
I Responsabili della Prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) delle pubbliche amministrazioni hanno tempo fino al 31 gennaio 2022 per predisporre e pubblicare la Relazione annuale che i RPCT che sono tenuti ad elaborare.
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Ultimo aggiornamento 08/06/2022, 13:49